RITORNA LA “FRUTTASNACK” IN 150 SCUOLE ITALIANE

Dopo la conclusione della fase sperimentale, riprende anche quest’anno in 150 scuole italiane – in E.Romagna, Marche, a Roma e a Bari – il progetto “Frutta Snack” che per il quinto anno consecutivo propone attivita’ educative unite all’azione concreta di disponibilita’ di frutta pronta all’uso in appositi distributori automatici. I Ministeri della Salute e dell’Istruzione, promotori del progetto nell’ambito del programma interministeriale “Guadagnare Salute”, hanno infatti invitato le scuole a mantenere in uso la distribuzione automatica di frutta fresca e a proseguire le attivita’ di educazione ad una sana alimentazione per il mantenimento dei risultati conseguiti, la prevenzione di patologie croniche e il contrasto di fenomeni tipici dell’eta’ giovanile. Il progetto “Frutta Snack” ha ottenuto anche il riconoscimento dell’Unione Europea che lo ha accreditato tra le best practice in occasione della conferenza di presentazione del programma europeo “School Fruit Schemes” svoltasi nel dicembre scorso a Bruxelles e finalizzato a incrementare il consumo di frutta ortofrutta e prevenire sovrappeso e obesita’, che coinvolgera’ in Italia a partire dal prossimo gennaio circa 1.200 istituti di scuola primaria, 825.000 bambini e le loro famiglie. Il progetto “Frutta Snack” ha dimostrato che non e’ vero che agli adolescenti non piace la frutta; e’ che ormai sono abituati fin da piccoli a mangiare alimenti ricchi di conservanti e grassi trans, dalla consistenza morbida e dal sapore dolce, abitudini alimentari non corrette che spesso anche la famiglia asseconda. Lo dicono i risultati del monitoraggio realizzato dalla Facolta’ di psicologia dall’Universita’ di Bologna lo scorso anno scolastico su un campione di circa 2500 studenti. Il 60% dei ragazzi hanno consumato la frutta del distributore. A andare per la maggiore e’ stata soprattutto la macedonia, scelta dal 50% dei ragazzi, seguita dalle mele a fette, lo yogurt e i succhi di frutta senza zuccheri aggiunti. Inoltre il 54 per cento degli studenti ha dichiarato di aver aumentato anche a casa il consumo di ortofrutta, raggiungendo la media invidiabile di tre porzioni di frutta al giorno.

fonte agi.it

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