Impariamo a leggere le etichette dei cibi

Le etichette comprendono una serie di informazioni messe a disposizione del consumatore, che, così, può ad esempio verificare la data di scadenza del prodotto, evitare prodotti a cui è allergico, scegliere prodotti a basso contenuto di grassi o verificare se e quali additivi vi siano contenuti.
Le etichette ricche di indicazioni alimentari sono indice della qualità del prodotto; dati relativi al metodo di produzione, ad eventuali certificazioni di qualità, ricette e numero verde di assistenza clienti contribuiscono ad elevarne ulteriormente la qualità.
Gli ingredienti non sono presenti in etichetta in modo casuale, ma secondo la legge, che impone di riportarli in ordine decrescente: il primo ingrediente dell’elenco è quindi più abbondante del secondo, che a sua volta è più abbondante del terzo e così via.
E’ importante controllare il peso netto/sgocciolato dell’alimento; spesso, infatti, siamo tratti in inganno dalle dimensioni delle confezioni. A parità di qualità e prezzo è buona norma scegliere alimenti confezionati con materiale riciclato o riciclabile.
Spesso un periodo di conservazione più breve è indice della qualità del prodotto, che probabilmente contiene ingredienti più pregiati o un quantitativo inferiore di conservanti. Per esempio, una pasta alle “uova fresche” avrà una conservabilità inferiore rispetto ad una pasta realizzata con “uova in polvere e addensanti”. Sono inoltre da preferire alimenti con un basso contenuto di additivi; se il colore di un alimento è troppo appariscente, confrontatelo con il prezzo. Se costa poco sicuramente sono stati impiegati coloranti artificiali.
Preferite i cibi freschi, evitate i cibi precotti e confezionati nei quali l’uso di additivi è spesso importante. Riscoprite la cucina tradizionale, utilizzando ingredienti naturali di prima qualità.
Non dimenticate di controllare la provenienza del prodotto! Controllate infine se ci sono marchi di qualità o biologici e ricordate che l’assenza di ingredienti da ingegneria genetica (OGM) è attualmente sicura solo nei prodotti daagricoltura biologica e in quelli per l’alimentazione dell’infanzia.
La menzione di OGM in etichetta è obbligatoria quando più dell’1% di ogni singolo ingrediente deriva da ingegneria genetica. Se invece la presenza di OGM è voluta, va dichiarata nell’etichetta indipendentemente dalla percentuale. La derivazione da OGM va indicata anche per gli additivi e gli aromi

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