Le Marche.. i suoi sapori

Le Marche, una stupenda regione, di qui un mare che diventa profondo, di la’ un distesa dolce di verdi colline che salendo si inaspriscono. Bisognerebbe parlare dei suoi boschi, delle querce che crescono fitte, delle sue citta’ antiche costruite sui cocuzzoli, la sua nobile e ospitalissima gente che parla assai poco, ma ama guardare e pensare, gente che ama il suo mare e i suoi colli…da qui forse solo Leopardi desidero’ fuggire.Nelle stesse arie di Rossini traspare questa vivace cucina..ricca, gustosa, saporita e spensierata, varia e abbondante. Varia poiche’ la terra ha due facce, il mare favorisce spiedi, brodetti, pasticci di pesce e la collina propone la sua proverbiale porchetta, la selvaggina, gli spiedi di quaglie starne piccioni e i polli ruspanti, il prosciutto che qui non si taglia a fette ma a tocchetti, le olive farcite di carne e fritte.Un trionfo di piatti cucinati con giustezza di grassi, pepe e erbe.Famoso il brodetto di Ancona, piu’ intingolo che zuppa nel quale non possono esserci meno di tredici tipi di pesce.La porchetta sembra abbia origini proprio qui, la cottura avviene all’aperto intorno ad una folla di bimbi che guarda pianopiano che la porchetta si indora. Le donne stanno in cucina, mute, sulla spianatoia a impastare da mattina a sera preparando la pasta con farina, uova e semolino bianchissimo,che dalle loro mani esce sottile come seta. Il filo conduttore che unisce questa regione sono le tagliatelle e l’odore del brodetto mischiato al produmo delle carni allo spiedo. Qui nasce un pane largo, tondo, rustico e forte e insieme al pecorino costituisce da solo un pranzo da re.Tutto questo cresce qui intorno, a portata di mano per la gioia del palato e degli occhi.

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