da Senigallia a Ragusa e’ di scena il Pane

Pane superstar, prepariamoci a partire: a Senigallia in provincia di Ancona ultimi preparativi per la nona edizione di Pane Nostrum, quattro giornate, dal 17 al 20 settembre; a Ragusa pure per A tutto pane, dal 25 al 27 all’interno della Fiera agricola mediterranea, dal 25 al 27 quando le più antiche tradizioni dell’arte bianca siciliana si confronteranno con la sapienza delle sorelle Simili di Bologna, Margherita e Valeria, fresche di nuovo libro, La buona cucina di casa, per Vallardi.
Curioso notare come Senigallia sarà invece teatro dell’anteprima, il 18 settembre alle 17.30 alla Rocca Roveresca, di Fame di pane – Seimila anni di storie edito da Slow Food. Ci saranno le autrici, Giusi Quarenghi e Alessandra Mastrangelo. È un libro per i ragazzi, collana Per mangiarti meglio, che racconta come è nato, come nasce ogni notte ancora oggi (purtroppo non ovunque ormai), gli ingredienti, i tipi, i modi, illustra i come e i perché del pane, fino a proporre gustosi esercizi per affinare il gusto.
Impossibile anticipare tutti i temi di Pane nostrum 2009. Giusto sapere che la rassegna è dedicata alle Strade del pane, percorsi nella panificazione d’Italia e d’Europa: Il primo percorso è quello riguardante i pani dei presidi Slow Food. Quelli italiani sono 177 e coinvolgono oltre 1300 piccoli produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai, pasticcieri. «Sono esempi concreti e virtuosi di un nuovo modello di agricoltura, basata sulla qualità, sul recupero dei saperi e delle tecniche produttive tradizionali, sul rispetto delle stagioni, sul benessere animale», avvisa il comunicato stampa. I pani dichiarati presidio sono sei: il Marocca di Casola, il Testarolo artigianale pontremolese, il pane di patate della Garfagnana tutti della Toscana, il Pane tradizionale dell’Alta Murgia in Puglia, il Pane tradizionale di Lentini in Sicilia e infine il Ur-Paarl della Val Venosta in Trentino Alto Adige.
Il secondo percorso è quello di casa nostra con prelibatezze esclusivamente marchigiane, in accordo con il progetto “Marchio Qualità Panifici Provincia di Ancona” della locale Camera di Commercio. Tutti i giorni, i visitatori potranno scoprire i panifici che esponendo questo marchio, producono pane di qualità nel rispetto della tradizione e della tutela della salute pubblica, utilizzano materie prime in conformità alle norme vigenti in materia, osservano le norme igienico-sanitarie e di sicurezza dei luoghi di lavoro, garantiscono la qualità del prodotto finito. Sono forni di Ancona, Arcevia, Castelfidardo, Chiaravalle, Fabriano, Falconara, Maiolati Spontini, Montecarotto, Osimo, Ostra e Senigallia. Il forno a cielo aperto riservato alle Marche sfornerà esclusivamente pane marchigiano di filiera.
Il terzo percorso tocca le città europee gemellate con Senigallia: Sens (Francia), Chester (Inghilterra), Lorrach (Germania). Saranno rappresentate dalle loro scuole di panificazione con gli allievi che hanno intrapreso un lavoro specifico sulla panificazione. Una presenza che permetterà di gustare il “cottage floured” o il “bloomer seeded inglese, il “laugenbrezel” o il “traubenbrote” tedesco, “baguettes” e “croissants” francesi e molti altri pani.
Quarto percorso riguarda la città ospite di Pane Nostrum 2009: Nicolosi (Catania) con il suo Parco dell’Etna, area naturale protetta dal 1987 con sede dell’ente presso l’antico monastero di San Nicolò l’Arena. A Pane Nostrum sarà panificato il pane dell’Etna (tre tipologie con lo stesso nome), prodotto con segale di grano duro e lieviti naturali. Durante la Seconda Guerra mondiale, la penuria di grano portò i contadini a reintrodurre la coltivazione della segale e la panificazione di questo tipo, salvando la popolazione etnea dalla fame.

 

 

fonte Il Giornale

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