
Un intervento che rientra nel programma di risanamento 2013-2018 lanciato dal Re Mohammed VI e affidato all’Agenzia per lo Sviluppo e Riabilitazione di Fès (ADER) con investimenti di oltre 55 milioni di euro.
Fès città aperta e tollerante fin dalle sue lontane origini dell’808. I vari popoli che sono transitati sul suo territorio, come i tunisini e gli ebrei, hanno lasciato il segno nella cucina locale, tanto raffinata da essere conosciuta ovunque.
Essa è molto varia ed è il frutto di secoli di scambi ed incroci fra popoli diversi, tanto da conservare nella sua varietà influenze persiane e andaluse molto marcate.
La gastronomia tipica associa con destrezza dolce e salato, agrumi, miele, cannella e acqua di fiori d’arancio. Ecco alloro i piatti tradizionali come la pastilla con carne di piccione, la tajine quamama a base di pollo caramellato e olive. Senza parlare poi della bessara, una zuppa di fave e aglio che si serve ovunque nella Medina in tazze d’argilla insieme all’immancabile tè alla menta.


L’introduzione di vitigni nobili ( Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay) o ancora l’invecchiamento nei fusti di quercia contribuisce a produrre dei vini di alta qualità.
Nel libro “Fès vista attraverso la sua cucina” di Zette Guinaudeau, l’autrice pone le basi della cucina di Fès:”sarebbe il momento di fissare la tradizione della cucina di Fès prima che venga contaminata dai piatti europei.
Piatti a base di carne ben cotta ricoperta di salse preparata a fuoco lento, arricchita di olio, burro e cosparsa di spezie, dove lo zenzero e il pepe si uniscono al miele e allo zucchero, dove frutta e verdura sono per la carne un accompagnamento discreto”.
La compagnia aerea AirArabia rilancia gli investimenti sul mercato Marocco. Oltre al volo Napoli-Casablanca e la nuova connessione diretta Catania-Casablanca, il vettore dal 15 giugno ha aperto il volo due volte a settimana Roma Fiumicino-Fes a cui si aggiunge il collegamento interno tre volte a settimana Fes-Marrakech per ampliare l’offerta per i viaggi turistici combinati.
Per maggiori informazioni visitare il sito dell’Ente per il Turismo del Marocco www.visitmorocco.com.
Harry di Prisco