“Solsfizio al Castello” menù a km zero nei ristoranti del borgo ..a Gradara

“Vi abbiamo avvertito… – esordisce il Sindaco di Gradara dott.ssa Franca Foronchi – questa estate a Gradara sarà una stagione decisamente mangereccia! Non a caso, lo slogan di quest’anno é: Gradara, un’ estate da gustare!

Sono orgogliosa di presentarvi una delle novità della stagione, si chiama “Solsfizio al Castello”, i mercoledì enogastronomici di Gradara una iniziativa molto interessante (soprattutto per i buongustai!) dedicata alla promozione e valorizzazione delle ricchezze agroalimentari del nostro territorio, organizzata in collaborazione con i ristoratori del centro storico e la Pro Loco di Gradara. Comincerà mercoledì 24 giugno e si ripeterà ogni mercoledì fino al 26 agosto diventando un’appuntamento settimanale con il mangiare bene e sano.”

Dal 24 giugno, quindi, tutti i mercoledì di Luglio ed Agosto il borgo di Gradara si trasformerà in un grande banchetto a cielo aperto dove i ristoratori proporranno menù completi a 15,00 E realizzati con prodotti tipici locali. Lungo la via che costeggia le mura sarà allestito il mercatino agro-alimentare “E’ tutto un magna magna!”, uno spazio adibito alla vendita e degustazione di prodotti enogastronomici, prevalentemente originari delle province di Pesaro-Urbino e Rimini, dove gli ospiti potranno acquistare ed assaggiare prodotti tipici del territorio ed alcune proposte di “cibo di strada”. La serata sarà allietata da gruppi di musica folcloristica ed animazioni.

“Solsfizio al Castello ha un duplice scopo – afferma Sandro Alessi, Presidente della Pro Loco di gradara – promuovere Gradara valorizzando la sua ricca tradizione agroalimentare e sensibilizzare l’opinione pubblica incentivando l’utilizzo dei prodotti che rispettino una filiera produttiva e di trasporto il più “corta” possibile, generando un atteggiamento consapevole nei confronti del consumo di alimenti che porterebbe notevoli benefici per l’ambiente e la salute”.

Gradara si trova in una posizione di confine tra due Regioni, Marche e Romagna; un confine molto importante perché non soltanto politico ma con una forte valenza culturale, testimoniata da un passato piuttosto turbolento che ha visto scontrarsi tradizioni diverse, soprattutto quelle dell’entroterra e della costa.

Questo incontro/scontro tra storie e culture diverse ha contribuito a creare la bellezza del nostro territorio (uno dei più incastellati della penisola) e a renderlo estremamente ricco anche sotto l’aspetto della tradizione enogastronomica, un’originale unione tra due e forti identità quella romagnola e quella marchigiana. Il nome stesso Gradara, come quello di una delle sua frazioni, Granarola, indica un passato in cui l’agricoltura, almeno per quanto riguarda la produzione di frumento, rappresentava l’attività prevalente, tanto da lasciare una testimonianza nella toponomastica del territorio.

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