Lingua salmistrata

La lingua salmistrata è un prodotto tradizionale della cucina veneta  Il processo di salmistrazione consente di rendere conservabile a lungo la lingua bovina, ed è uno dei numerosi metodi utilizzati dalla tradizione contadina per la conservazione delle carni. Il termine “salmistro” deriva da “salnitro”, cioè il nome popolare dato al sale, che è l’ingrediente fondamentale per la preparazione di questo prodotto.

Un tempo, quando si macellava un bovino, la lingua la si destinava al nobile del paese il quale la consegnava ad un “esperto” per conservarla e trasformarla in un piatto da re.
 
La lingua salmistrata è una lingua di bovino,  che ha subito un particolare trattamento in infusione di sale e aromi e si taglia facilmente in fette compatte pur mantenendo la carne tenera. 
Viene lavata accuratamente e ripulita da tutte le impurità. e si pone in apposite vasche in infusione per almeno 15 giorni, aggiungendo una miscela di sale, erbe aromatiche e spezie. Successivamente il prodotto viene conservato in luoghi freschi e umidi e può venire consumato entro un paio di mesi, dopo una prolungata cottura in acqua. 
Tagliata in fette sottili può anche essere servita fredda e si accompagna con maionese, salsa verde o con sughi e salse leggermente piccanti.

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