La Scorzonera

Verdura in radice poco conosciuta, il cui sapore dolce e zuccherino è paragonato a quello dell’ostrica, dell’asparago o del carciofo. La barba di becco ha un sapore simile a quello della pastinaca e un colore bruno crema. Le sue foglie sono commestibili. I germogli sono deliziosi e ricordano l’indivia. Rinomata nelle zuppe, nei ragù o gratinata, si mangia anche fredda con vinaigrette. Può essere “glacé” come la carota o le cipolline. La barba di becco nera, chiamata scorzonera, è meno fibrosa e più saporita
Oggi, la barba di becco corrisponde alla scorzonera, una radice nera, come indica l’etimologia del suo nome: scorza nera. La coltura della scorzonera si effettua in terreni sabbiosi o limacciosi, in coltura irrigata. La semina si effettua in primavera, da metà aprile a maggio.
Le radici si raccolgono l’inverno successivo.
È necessario rispettare un intervallo di 5 o 6 anni fra due colture sullo stesso appezzamento.
Le radici sono molto rustiche. D’inverno, la pianta si sviluppa se la temperatura media è superiore a 7°C. La scorzonera ama i terreni profondi, un po’ freschi e ricchi di humus. In un terreno sassoso, le radici diventano biforcute.

La scorzonera si sposa bene con il formaggio fuso:avvolgendosi nel formaggio, sprigiona il suo sapore dolce e contribuisce a creare un buon piatto, ricco di fibre e di calcio, apprezzato da tutta la famiglia.     

I grandi chef l’hanno fatta tornare di moda: con i tartufi o come contorno delle cappesante è semplicemente divino.

 

fonte www.fondazionebonduelle.org

Condividi con