Piante e Animali Perduti

Piante e animali perduti .. XVIII EdizioneSAGRA DI ANTICHI SAPORI CON DEGUSTAZIONI DELLE ECCELLENZE EMILIANE
“Piante e Animali Perduti”, uno degli eventi di maggior richiamo per gli amanti del verde, sabato 27 e domenica 28 settembre torna ad occupare, dalla mattina al tramonto, ogni angolo e via del centro di Guastalla (RE), antica capitale gonzaghesca sul Po, a una ventina di chilometri da Sabbioneta e a una trentina da Parma e da Mantova (Info www.pianteeanimaliperduti.it).

Punto di riferimento nazionale nel panorama degli appuntamenti dedicati alla biodiversità e all’universo rurale la manifestazione ha tra i suoi punti di forza, accanto a fiori e frutti dimenticati o rari e a animali domestici, le eccellenze gastronomiche del territorio. “Piante e animali perduti” è sagra degli antichi sapori con la possibilità di assaggiare specialità agroalimentari locali come il parmigiano reggiano, quello della vacca rossa, il lambrusco, l’aceto balsamico e le mostarde.

Le vie di Guastalla poi sono letteralmente occupate da centinaia di espositori che spaziano dal Piemonte alla Sardegna; piccoli produttori impegnati a conservare l’eccellenza alimentare italiana. All’evento partecipano anche associazioni e ristoratori del centro cittadino e non si contano i punti ristoro allestiti lungo le vie del centro dove i piatti tipici saranno serviti assieme ai vini di tradizione.

Tra le prelibatezze non poteva mancare quest’anno una specialità dell’Emilia, dalle antiche origini longobarde, che appartiene alla cosiddetta “cucina povera”. È conosciuta a Reggio Emilia e Modena con il nome di gnocco fritto, a Parma come torta fritta, a Bologna come crescentina fritta e a Piacenza come chiśolino. Sabato 27 settembre (ore 17 in p.zza Cavour) il dottor Emilio Maestri, che dal 1996 al 2012 ha percorso in lungo e in largo con la moglie le terre del reame delle paste fritte, ed è autore del libro “Nuvole fritte. Viaggio gastronomico attraverso il Ducato della Torta Fritta e le contrade del Gnocco Fritto tra i confini del chiśolino e della crescenta”, appena pubblicato da Wingsbert House, svelerà l’arte del gnocco fritto, la trasgressione gastronomica per eccellenza, che si estende tra Po, Trebbia e Reno. Il libro è una guida per capire i segreti che rendono speciale ed “unico” questo piatto dalle mille varianti (basato essenzialmente su farina, acqua, sale e strutto a cui si può aggiungere latte, lievito e olio), protagonista di un tipo di cucina “estemporanea”, diffusa ora come un tempo.
Emilio Maestri nel corso dell’incontro racconterà i segreti per ottenere il pieno controllo del prodotto, le regole da rispettare, il legame tra ingredienti, tecnica e tempi e illustrerà alcune delle quaranta ricette (su 182 raccolte) con i nomi dei locali nel territorio di Reggio, Parma, Modena e Piacenza che le hanno svelate, e gli abbinamenti con salumi o altro. Segue la tenzone “Strutto Struggente” dove si assisterà a una agguerrita sfida con degustazione tra “gnoccofrittari” del territorio.
Un appuntamento da non perdere è inoltre il Palio della rossa, una sfida a colpi di Parmigiano-Reggiano tra produttori del formaggio che nasce solo dal latte delle bovine dal mantello rosso di razza reggiana, salvata dall’estinzione da un gruppo di allevatori illuminati a partire dagli anni Ottanta.

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