Sai cosa mangi?

Un aperitivo rosso brillante e un dolce dal colore invitante ci fanno venire l’acquolina in bocca, ma solo perché non sappiamo quali sono gli ingredienti nascosti…
L’Alchermes, ad esempio, è un tipico liquore rosso brillante che viene molto utilizzato nel settore dolciario e sembra che abbia un’origine molto antica. 
Verso la fine del ‘400, infatti, a Firenze alla corte di Lorenzo il Magnifico, era la bevanda più apprezzata durante i ritrovi di artisti, pittori e poeti. 
Preparato nell’Officina dei Frati di Santa Maria Novella era definito “elisir di lunga vita”. La regina Caterina dei Medici portò la ricetta in Francia, dove divenne noto come “liquore de’ Medici”.  
Ancora oggi è molto utilizzato e lo si trova in dolci come la zuppa inglese, i tortelli di carnevale della Toscana e a volte si usa zucchero mescolato ad Alchermes per brinare il bicchiere di alcuni cocktail. 
Il colore caratteristico di questo liquore e un colorante naturale che si trova anche in tantissimi altri prodotti alimentari, come le bevande bitter (di colore rosso appunto), mostarda di frutta, confetti rossi, conserve di frutta rossa, surimi, senape, vini aromatizzati; ma è anche utilizzato nei prodotti cosmetici come fard e tantissimi rossetti
Ma esattamente come si ottiene questo bellissimo rosso brillante? 
Forse vi sorprenderà sapere che viene da un insetto, chiamato cocciniglia, che si nutre della linfa di alcune piante (in particolare delle piante grasse). 
Le specie di cocciniglia di dimensioni più grandi, tipiche di zone equatoriali, sono allevate su pale di comunissime specie locali di opuntia (il fico d’india). Il colore rosso carminio, chiamato Carminio di Cocciniglia e indicato come E120 o anche E124, si ottiene dal corpo essiccato degli esemplari femmine. 
La cocciniglia si difende dai predatori secernendo una sostanza farinosa che somiglia alla cera. 
Questo materiale avvolge l’insetto e gli serve da dimora, ma facilita la localizzazione dell’animale quando c’è la raccolta. 
Soltanto le femmine possiedono il pigmento rosso (acido carminico) e quelle gravide ne hanno la massima concentrazione. Per avere, quindi, la qualità migliore di tinta, il raccolto deve avvenire prima che depongano le uova. 
Gli insetti vengono staccati dalla pianta con una lama smussata, poi sono essiccati, puliti e ridotti in polvere. In seguito vengono trattati con ammoniaca o con una soluzione di carbonato di sodio. 
Con il filtraggio si elimina la parte solida e il liquido che rimane è così purificato. Per avere sfumature di color porpora si può anche aggiungere della calce. 
Considerando che le cocciniglie sono parassiti che recano danni alle piante, ben vengano gli aperitivi rossi! E pensare che qualcuno dice che siamo ciò che mangiamo!

fonte Eat-ING

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