I grissini dolci di Broni

I Grissini dolci sono una particolare variante dolce dei grissini tradizionali. Tipici della provincia di Pavia, sono indicati per accompagnare le degustazioni dei vini dolci dell’Oltrepo.

Di color dorato, i Grissini dolci hanno una lunghezza variabile fra i 30 e i 40 centimetri.
Nella loro versione più nota, quella salata, i grissini sono originari della cucina piemontese.
Non a caso, infatti, sono torinesi i grissini più famosi caratterizzati dal fatto d’esser molto più sottili degli altri. Le testimonianze sulla loro origine risalgono alla corte dei Savoia intorno al 1668, a opera del fornaio torinese Antonio Brunero, fornitore ufficiale della casa reale.
Pare che lo stesso Napoleone Bonaparte apprezzasse molto questa specialità.
Sono ottenuti con farina, zucchero, lievito, burro e sale. Più friabili e croccanti del pane per l’assenza di mollica, i grissini sono più digeribili. Non meno calorici, però, soprattutto se si pensa all’aggiunta di burro e alle moderne preparazioni industriali in cui spesso sono aggiunti anche olio o margarina. Il contenuto energetico, infatti, si aggira intorno alle 350 calorie per ogni 100 grammi di prodotto
La preparazione avviene con l’impasto degli ingredienti lasciato a riposo per 20 minuti e fatto passare successivamente su una macchina a rulli. Da qui si procede con la messa in forma e la tiratura a mano dei grissini. La cottura in forno dura 20 minuti

I grissini dolci solitamente vengono utilizzati per accompagnare le degustazioni dei vini dolci dell’Oltrepo, in particolare quelle del Moscato e
del Passito.

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