CHIANTI CLASSICO AGOSTINO PETRI RISERVA DOCG: vino selezionato per Un’Itàlia

CHIANTI CLASSICO AGOSTINO PETRI RISERVA  DOCG 2008 TENUTA VICCHIOMAGGIO S.R.L.  GREVE IN CHIANTI  FI medaglia oro 2011

E’ un Chianti Classico con Uvaggio 90% Sangiovese, 5% Canaiolo, 5% Cabernet, elevato in piccole botti  per sei mesi, viene successivamente trasferito in grandi botti per altri nove mesi. La combinazione di tradizione e innovazione conferisce al vino un’eccellente struttura con sapori di frutta, bilanciati dalla ricchezza del rovere. Il vigneto, avendo più di 20 anni, ha una resa molto bassa e un’ottima qualità; ciò conferisce un insieme di forza e un gran potenziale per una giusta maturazione. Il vino è comunque pronto per bere appena disponibile o può maturare ancora diversi anni.

Al naso è frutta matura e legno. In bocca sapori di ciliegia e mocha, delizioso,  sentori di frutta e spezie.  Questo Chianti nasce qui.. in questo Castello, inizialmente denominato Vicchio dei Longobardi, le cui origini  risalgono all’incirca al 1400 come riportato su alcune antiche pergamene ancora oggi conservate. La sua ubicazione in cima ad una collina dominante tutta la Val di Greve –
Il Castello Vicchiomaggio, costruito in solida pietra il cui fulcro è l’alta torre merlata, conserva d’intorno abitazioni castellane e mura di difesa. Grazie ad attenti e minuziosi restauri, è oggi perfettamente conservato ed è stato riconosciuto monumento nazionale.
Nel Medio Evo, il Castello Vicchiomaggio dimostrò l’importanza determinante della sua posizione giocando un ruolo fondamentale nella difesa di Firenze nei conflitti avvenuti con Siena.
Successivamente assunse il carattere di Villa signorile rinascimentale e raggiunse il suo massimo splendore. Fu proprio in questo periodo che all’originario nome Vicchio fu posposta la parola Maggio, a ricordo delle maggiolate del Calendimaggio.

Nella sua lunga e gloriosa storia, hanno soggiornato al Castello Vicchiomaggio numerose personalità, fra cui Leonardo da Vinci e Francesco Redi.

Il primo, che vi soggiornò proprio nel periodo in cui stava dipingendo il suo capolavoro, la Monna Lisa, ne trasse un disegno maestoso e imponente che ritroviamo ancora oggi fra le sue carte personali; il secondo, accademico della Crusca, compose qui i versi della sua opera “Il Bacco in Toscana” – 1865.

Oltre alle uve  Sangiovese il Canaiolo è un vitigno diffuso soprattutto nell’Italia centrale, utilizzato nella produzione di diversi vini DOC e DOCG. In particolare viene utilizzato per conferire morbidezza al Chianti e nel XVIII secolo era più coltivato dello stesso Sangiovese, vitigno base del Chianti. Oltre che nel Chianti, il canaiolo viene utilizzato, quasi esclusivamente in assemblaggio, anche per diversi vini dell’area del centro Italia.
Dal punto di vista morfologico, la pianta è caratterizzata da una foglia non molto grande, quasi sempre a 5 lobi, di colore scuro e opaco; il grappolo non è molto grande, con forma tozza ed acini rotondi con buccia blu tendente al viola.

 

 

 

Lamole, gli antichi terrazzamenti del Chianti

 

 

 

 

 

 

 

 

Strada dei Vini Chianti

 

 

 

abbinato ai piatti di Un’Itàlia:

Piatto n. 93 Crema di ceci con pasta di castagne-Proposto da:ProLoco Montemurlo

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