La Vite di Prissiano

Questa è la più grande e, quasi certamente, più antica vite del mondo: da sola copre una superficie di circa 350 m2 e ha ben 350 anni di età (datata nel 2004 dall’Istituto
Laimburg di Ora BZ). La vite vegeta nelle vicinanze dell’antico castello di Lingua di Gatto a Prissiano, in provincia di Bolzano, in un ambiente estremo per questa coltura. E’ una vite unica e il suo germoplasma va assolutamente salvaguardato; per questo motivo è tutelata dalla Regione Autonoma del Trentino Alto Adige. E’ un vitigno autoctono denominato “Versoaln” che produce grappoli piccoli e verdastri; è molto resistente al freddo e alle malattie in quanto riesce a vegetare in una zona non certo favorevole alla vite. Il nome di questo vitigno sembra derivare da un termine agreste preromano che indicava strisce parallele di terra disposte secondo l’andamento dei filari. Secondo altri è invece un’espressione dialettale che significa “assicurare alle corde”, per la posizione non certo agevole in cui era coltivato. Vitigno di grande rusticità, ha superato i danni della fillossera; veniva coltivato in passato su pergole di castagno. Cresce su terreno porfirico, povero; da queste uve si produce un vino di bassa gradazione ma aromatico, fruttato, con struttura delicata. Ogni anno si producono circa 200 bottiglie che vengono numerate e vendute in tutto il mondo; è possibile degustare questo vino visitando il castello e la grande vite

fonte ISPRA, Quaderni – Natura e Biodiversità n. 1/2010

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