CRODER COLLI DI CONEGLIANO DOC; vino selezionato per Un’Itàlia

CRODER COLLI DI CONEGLIANO 2008 DOC ASTORIA VINI REFRONTOLO TV medaglia argento 2011

Tra i verdi colli di Conegliano, cuore storico del Prosecco DOCG nasce questo Rosso, da uve  Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon 64%, Merlot 16%, Marzemino e Incrocio Manzoni 20%
La vendemmia e la cernita delle uve in piccole ceste avviene manualmente in settembre/ottobre a cui fa seguito la pigiadiraspatura. Il pigiato inizia la fermentazione/ macerazione che dura circa 15/20 giorni, alla temperatura di 26/28° C; fa seguito la svinatura ed il completamento della fermentazione malolattica, il tutto in recipienti di acciaio. Dopo il primo travaso il vino viene trasferito in barriques da 225 l. di rovere francese acciaio di Allier a tostatura media, in cui si affina per 12/14 mesi. Si procede poi all’imbottigliamento con filtrazione molto blanda (si potrebbe riscontrare del sedimento in bottiglia).Riposa in bottiglia per altri 12 mesi.

Colore: rosso rubino molto carico con sfumature violacee., odore: intenso, con note varietali ben integrate dall’aroma del legno.,sapore: asciutto, ottima struttura, con patrimonio di aromi e tannini ben bilanciato

L’incrocio  Manzoni  6.0.13  ovvero  il  Manzoni bianco

Si tratta di un vitigno ottenuto negli anni 1930 dal Prof. Luigi Manzoni incrociando le varietà Riesling renano e Pinot bianco. L’attività di incrocio rientrava nell’ambito di un vasto programma di miglioramento genetico condotto presso l’Istituto Tecnico Agrario di Conegliano (TV), del quale il Manzoni fu preside per un lungo periodo, ed in stretta collaborazione con il Prof. G. Dalmasso, direttore dell’allora Stazione Sperimentale per la Viticoltura ora CRA-VIT. In un ambiente nel quale i vitigni più diffusi erano il Verdiso, il Prosecco e i Rabosi, il Prof. Manzoni si pose come obiettivo quello di ottenere una varietà che li superasse nella loro media capacità di accumulare zuccheri

Il Manzoni Bianco 6.0.13 ha notevoli capacità di adattamento a climi e terreni anche molto diversi tra loro, preferendo quelli collinari, non compatti, profondi, freschi e fertili, ma una produzione contenuta.
Presenta un grappolo piccolo, conico o cilindrico, spesso con un’ala e mediamente compatto (il peso varia dagli 80 ai 150 grammi). L’acino è medio piccolo, sferico e di colore giallo verde, la buccia è spessa, piuttosto consistente, mediamente pruinosa e dal sapore aromatico.

Il Manzoni Bianco 6.0.13 o Incrocio Manzoni per le sue doti di finezza ed eleganza, discreta gradazione ed acidità viene utilizzato per la produzione di vini di notevole qualità: dalla sua vinificazione si ottiene un vino fine e delicato, ma di buon corpo e splendidamente equilibrato.Il vitigno ebbe sin da subito una certa diffusione nell’area collinare di Conegliano e nella prima fascia della sottostante pianura ma, causa la scarsa produttività, non ebbe una diffusione più spinta ed ampia come auspicato da chi ne aveva intuito le grandi potenzialità.
L’Incrocio Manzoni 6.0.13. è stato iscritto al Catalogo Nazionale delle Varietà con D.M. 18/10/1978 (G.U. n. 292) e successivamente con D.M. 11/10/1999 si è autorizzato l’uso del nome Manzoni bianco.
 

 

Scheda Denominazione

 

 

 

 

abbinato ai piatti di Un’Itàlia:

Piatto n. 119.    Risotto al radicchio rosso di Verona I.G.P.-Proposto da:ProLoco Roveredo di Guà

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