Amarone della Valpolicella DOC Classico “Moròpio”

Questo vino viene sempre prodotto con le uve tipiche della Valpolicella – Corvina, Corvinone e Rondinella – ma pure in piccola parte anche con la Molinara. Tutte provengono dal vigneto “Moròpio”, situato a 350 metri s.l.m., esposto a Sud-Est e con una superficie di 2,2 ettari.
Il terreno non è irrigato ma l’argilla e il tufo aiutano le viti di 30-40 anni a superare anche le annate più siccitose.
La vendemmia, assolutamente manuale, inizia non prima di fine Settembre, quando l’uva raggiunge la giusta maturazione, perché solo così potrà garantire un’adeguata gradazione alcolica al futuro vino. A questo punto si procede alla cernita dell’uva migliore, accuratamente posta in piccole cassette di legno o plastica, quindi in un locale destinato all’appassimento e chiamato “fruttaio”.
Qui l’uva resterà fino al termine di Gennaio, quando, avendo perso dal 30 al 40% del proprio peso per disidratazione, verrà pigiata e messa a fermentare con le proprie bucce in particolari serbatoi a temperatura controllata, con sistemi di rimontaggio e rottura del cappello automatici, per circa 30 giorni. Dopo un primo travaso il vino giovane viene lasciato riposare per 24 mesi in piccole botti di rovere e in piccola parte anche in botti di ciliegio. Dopo l’imbottigliamento subisce un ulteriore affinamento in bottiglia per circa 6 mesi.

Il colore dell’Amarone richiama le tonalità cariche del rubino, con riflessi granati che si accentuano procedendo con l’invecchiamento. Il suo profumo è Intenso e complesso, con tipici profumi di fiori passiti, confettura di amarena e visciola, ma pure note di spezie dolci, cioccolato boero, china, miele di fiori di bosco e leggerissime fragranze di corteccia di vite e oliva verde.
In bocca è secco, caldo e morbido, con una buona freschezza e tannini vellutati: l’Amarone «Moròpio» è un vino equilibrato e robusto ma non pesante, persistete e con un piacevole retrogusto di nocciolo di ciliegia.
La gradazione alcolica è pari a 16,5° perciò si abbina a carni rosse e cacciagione, meglio se cucinate in maniera succulenta (stufato, brasato, salmì o cottura al sangue), ma pure a formaggi stagionati, anche leggermente piccanti.
Va servito alla temperatura di 20°C stappando la bottiglia qualche ora prima e usando bicchieri ballon per facilitare l’ossigenazione.
 

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