Biologico: Cia, e’ sempre “boom” crescono consumi e fatturato

Il biologico esce dalle mura domestiche e conquista nuovi spazi “pubblici”. Non e’ piu’ solo una moda di pochi, ma un’abitudine di spesa sempre piu’ condivisa, che dalle cucine “green” si allarga alla ristorazione e alle scuole. Nel 2011 infatti sono cresciuti i ristoranti con menu’ “bio” (piu’ 24 per cento), ma anche gli agriturismi (piu’ 11 per cento) e soprattutto le mense scolastiche (piu’ 10 per cento). Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando lo stato di buona salute di un comparto che cresce ininterrottamente dal 2006. I prodotti biologici continuano a collezionare successi: lo scorso anno il settore ha segnato un incremento del 13 per cento, a fronte del calo del 2 per cento dell’alimentare “tradizionale”.Leader europeo nella produzione biologica, l’Italia da sola fa il 15% del fatturato Ue e il 5% di quello mondiale. Vale a dire -ricorda la Cia- piu’ di 3 miliardi l’anno, una fetta significativa dei 20 miliardi che rappresentano il valore del comparto in Europa e dei 55 miliardi a livello mondiale.Ecco perche’ questo accordo di partenariato -continua la Cia- apre grandi opportunita’ al nostro Paese, facilitando l’accesso al mercato americano, visto che vengono eliminati ostacoli significativi, soprattutto per le piccole e medie imprese agricole.Dal 1� giugno si potra’ esportare in Usa senza piu’ dover ottenere doppie certificazioni relative alle rispettive normative “bio” con un duplice onere su spese, ispezioni e pratiche. (AGI)

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