Caro carburante e furti di rame affliggono gli agricoltori foggiani


Nuovo allarme per il caro carburanti nelle campagne, a causa degli aumenti ormai in successione del prezzo del gasolio. Gli agricoltori foggiani temono ripercussioni sui costi di produzione dovendo già fronteggiare una situazione difficile: già a ottobre 2011, rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente,  i costi agricoli per i carburanti avevano avuto un incremento del 7,6% (con un +1,2% rispetto al mese precedente di settembre). Confagricoltura ricorda come un’indagine di fine novembre di  Ismea  registrava forte malessere tra gli agricoltori e notevoli preoccupazioni imputabili alla dinamica dei costi di produzione e soprattutto ad  proseguimento delle tensioni sui prezzi di carburanti.  Malessere e tensioni che si sono acuite dopo gli ultimi rincari che pesano notevolmente sui  conti aziendali. “L’aumento dei  carburanti agricoli aggrava una situazione già oggettivamente difficile per le aziende agricole  – ricorda Confagricoltura –  e mette a rischio le coltivazioni e gli allevamenti”. In Capitanata, come si ricorderà, le tre organizzazioni agricole avevano chiesto nel settembre scorso un intervento della Regione per nuove assegnazioni di gasolio da parte dell’Ufficio Uma a causa dell’emergenza ladri di rame nelle campagne che aveva costretto centinaia di aziende agricole a dotarsi di generatori di corrente per sopperire alla mancanza di corrente da parte dell’Enel anche per diverse settimane. I furti delle linee sono ancora una minaccia per le aziende agricole, ora questo nuovo allarme sui prezzi rischia di appesantire il quadro della situazione.

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