Cia: filiera alimentare trasparente in 11 mosse

Riequilibrare i rapporti tra Gdo e agricoltori in 11 mosse. E’ la legge di iniziativa popolare lanciata oggi dalla Cia -Confederazione italiana agricoltori, che riguarda anche le vendite sotto costo. L’articolo 1 indica le finalità della proposta, ossia assicurare il corretto funzionamento del mercato e favorire la competitività delle aziende. L’articolo 2 contiene le definizioni di prodotti agricoli deperibili oggetto della legge, che comprende anche l’olio extravergine di oliva. Gli articoli 3 e 4 prevedono l’istituzione di una Commissione per monitorare le pratiche commerciali composta da organizzazioni della filiera, ministeri dello Sviluppo economico e Politiche agricole e Antitrust, ma anche di un Osservatorio dei prezzi. Gli articoli dal 5 all’8 regolano i contratti di vendita che devono essere scritti, adattati alle diverse caratteristiche dei prodotti, di una durata minima da 1 a 5 anni, 3 per gli ortofrutticoli. L’ articolo 6 stabilisce il divieto di abuso di dipendenza economica, con il ministero dello Sviluppo economico che indica in un codice le pratiche di mercato sleali e quelle di buone prassi commerciali. L’articolo 7 prevede che il contratto non regola solo vendite e acquisti, ma anche caratteristiche qualitative, servizi, condizionamento e modalità di consegna. L’ articolo 8 regola la composizione delle eventuali controversie contrattuali, rinviando alle Commissioni arbitrali istituite presso le Camere di commercio. L’ articolo 9 stabilisce il divieto delle vendite sottocosto in assenza di un codice di autoregolamentazione tra le parti, mentre il 10, mutuando un’iniziativa francese, stabilisce che, in presenza di crisi congiunturale dei mercati, possano essere adottate misure temporanee di disciplina dei prezzi. L’articolo 11, infine, sancisce che la legge non dovrà comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.(ANSA).

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