Confagricoltura donne: non fiori ma sviluppo e crescita

Non fiori ma sviluppo e crescita. Questo l’invito rivolto al Presidente del Consiglio Monti e a tutta la politica italiana da parte delle donne a capo delle imprese agricole aderenti a Confagricoltura Donna Emilia Romagna. “Le donne imprenditrici di Confagricoltura- dice la Presidente Marina Di Muzio- in occasione della festa dell’8 marzo vicino alle mimose gradirebbero avere da parte delle Istituzioni maggiore attenzione come donne e per le loro aziende. Una festa che non deve e non può essere solo di convenienza ma rappresentare un’occasione per riflettere sul ruolo che la donna ha saputo ritagliarsi con capacità e impegno nel lavoro restando anche al centro della vita famigliare” Un appello di attenzione alle imprese gestite da donne, che nell’agricoltura sono in continuo aumento (oltre 20.000 imprenditrici del settore che conducono 1/3 delle azienda agricole in Emilia Romagna) che si affianca a richieste concrete che rappresentano il necessario ossigeno per la sopravvivenza economica e già avanzate dall’Associazione in tutte le sedi istituzionali: la riduzione dell’Imu, agevolazioni fiscali e la possibilità di un agile accesso al credito per gli investimenti.

“Festeggiamo la donna- conclude Di Muzio- quindi senza retorica e restando agganciati alla realtà attuale. Le mimose non siano un alibi per dimenticarsi delle difficoltà quotidiane delle imprenditrici e delle donne ma un fiore che dia la speranza di una società più equa e sensibile alla sua fondamentale parte femminile”

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