Copagri: a Bologna l’assemblea su fisco e Pac


E’ in corso a Bologna l’Assemblea interregionale che riunisce le Copagri Emilia Romagna, Friuli, Lombardia, Piemonte e Veneto. Due i temi al centro dell’assemblea dedicata a “Fiscalità e riforma della Pac: quale futuro per l’agricoltura produttiva italiana”. Sulla prima parte, in particolare, la fiscalità, l’Assemblea ha approvato un documento in materia di Imu, di seguito in sintesi. Considerato che i fabbricati rurali sono strumentali allo svolgimento delle attività agricole e non quindi in grado di generare autonomo reddito; che la legge 222/07 di conversione del DL 159/07 ha sancito il carattere rurale dei beni strumentali necessari all’attività agricola; che la Direzione Centrale per la Fiscalità locale ha chiarito che i nuovi criteri per il riconoscimento della ruralità dei fabbricati ai fini fiscali non hanno mutato la natura di reddito dominicale dei terreni, comprensivo della redditività delle costruzioni rurali asservite; che il DL 201/11 ha introdotto una novità impositiva molto onerosa per gli agricoltori, assoggettando ad imposta tutti i fabbricati rurali, ad uso abitativo o strumentale, ed ha aumentato il coefficiente di rivalutazione della rendita catastale prima vigente per l’Ici da 75 a 110; che nonostante la fase economica estremamente difficile, il settore agricolo sta dimostrando una sostanziale tenuta, anche per quanto riguarda il lavoro e l’indotto industriale ed agroalimentare attivato; che l’applicazione dell’Imu avrà un effetto paralizzante se non di impossibilità alla sopravvivenza delle imprese agricole; che le Amministrazioni locali riceveranno attraverso i terreni e i fabbricati rurali un gettito che rispetto al regime Ici aumenterà mediamente dal 200 al 500%; che i comuni avranno facoltà di ridurre l’aliquota base per i terreni, le abitazioni rurali e i fabbricati strumentali; ciò premesso Le Copagri regionali di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto chiedono che le Amministrazioni locali vadano ad applicare, in via sperimentale e transitoria l’Imu per l’anno 2012 nelle misure meno pesanti possibili attraverso: la cancellazione o la forte riduzione dell’Imu sui terreni agricoli condotti da imprenditori professionali; la forte riduzione dell’aliquota da applicarsi ai fabbricati in possesso dei requisiti di ruralità; la cancellazione dell’imposta sui fabbricati strumentali all’attività agricola.

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