Cosa passa il convento

Misteri del Sacro e delizie terrene: sulle orme di due Papi

 

Alba – Cosa passa il Convento è una manifestazione ambientata nella Marca Aleramica, tra Monferrato, Langhe albesi e monregalesi, Roero e Liguria di Ponente.
Il progetto avrà cadenza annuale, tra la primavera e l’autunno. Con questa continuità ci si propone d’incentivare il turismo sotto diversi profili: culturale, gastronomico ed ambientale.
L’obiettivo primario è quello di far emergere le qualità di territori che, pur essendo ricchi di opere d’arte e di testimonianze della cultura materiale, sono solitamente trascurati dai grandi flussi turistici.
L’elemento legante del progetto è tutto ciò che nell’immaginario collettivo riguarda la dimensione religiosa e la spiritualità.
Una serie di eventi spettacolari e momenti culturali di forte impatto emotivo si sviluppa lungo le strade dei pellegrini lasciando un segno indelebile nella memoria dei visitatori.
Le attività ideate per dare corpo a “Cosa passa il convento” consistono in animazioni teatrali, installazioni multimediali, conversazioni storiche, visite guidate ai luoghi dell’arte e della fede, cene conventuali, piccole agapi fraterne per gustare sfiziosità locali.
Per il 2009 alcuni significativi momenti di approfondimento riguarderanno due papi che per vari motivi hanno lasciato un segno profondo in questi territori: san Pio V e Pio VII.
Seguendo una strategia ben collaudata, sono stati individuati alcuni temi portanti, intimamente legati al territorio, e quindi altrettanti spettacoli di Teatro di strada che vengono spostati da una località all’altra.
Alcuni esperti locali di storia dell’arte fanno da ciceroni ai turisti, spiegando il contenuto di singoli dipinti o di cicli pittorici ed evidenziando lo stretto rapporto esistente, oggi come un tempo, fra religione, arte e tradizioni popolari. Queste conversazioni hanno talvolta il carattere di visite sul luogo, di oppure conferenze conviviali. Una particolare attenzione è dedicata alle scolaresche.
Il rapporto tra cibo e religione viene evidenziato con momenti di enogastronomia tendenti al recupero e alla valorizzazione di cibi poveri e di ricette tramandate in ambito conventuale. Le pause di ristoro, in ambienti umili ma dignitosi, sottolineano il peso di ciò che è futile ed il valore della semplicità.
Molte delle località inserite nel presente progetto si caratterizzano per la presenza di luoghi sacri di particolare importanza storica e artistica: non solo i Santuari famosi, ma anche i piccoli centri della fede e borghi ameni in cui si conservano gioielli dell’arte.
Alcune località toccate dalla manifestazione sono vicine ad aree protette ed oasi ambientali di grande interesse. Sono “luoghi del silenzio” che ben si conciliano con la dimensione religiosa.
Assieme ai percorsi culturali ed enogastronomici, queste visite guidate rendono indimenticabile la partecipazione a “Cosa passa il convento”.

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