Da cibo invenduto a marmellata per anziani

Nella comunità di recupero L’Angolo di Modena si mangia soprattutto grazie al riutilizzo del cibo invenduto. Ma quel che avanza non torna a essere ‘spreco’: i ragazzi cucinano la frutta e fanno marmellate, da donare agli anziani poveri della zona.
E’ uno degli effetti del Last Minute Market, il progetto per il recupero di prodotti invenduti ideato da Andrea Segré, preside della facoltà di Agraria dell’Università di Bologna. L’ha raccontato don Giancarlo Suffritti, fondatore della comunità. Nei primi sei mesi del 2009 il Lmm ha recuperato 145 tonnellate di cibo, 22.000 libri, 7.700 euro di farmaci, 23.000 di prodotti di non alimentari, per 850.000 euro totali. Ogni giorno 70 pasti delle mense vengono salvati dalla discarica. Tutto a beneficio di 70 enti no profit dell’Emilia-Romagna. La Regione sostiene il progetto: dal 2006 ha dato 155.000 euro, per il 2009-10 ne ha previsti altri 55.000. “Il nostro obiettivo resta ridurre gli sprechi”, ha spiegato Segré. Ma ci sono anche positivi effetti economici: Last Minute Market dà lavoro a 12 persone. Le imprese hanno vantaggi. Oltre alla ‘pubblicita’ positivà, ha spiegato Stefano Cavagna di Leclerc-Conad, ci sono i minori costi di smaltimento dei rifiuti, il recupero dell’Iva dell’invenduto e il fatto che alcuni enti assistenziali entrati in contatto con il supermercato per ritirare l’invenduto, hanno poi stipulato convenzioni di acquisto diventando a loro volta clienti. (ANSA)

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