Dacian Ciolos all’università Slow Food: cibo come atto ambientale, economico e culturale

“L’alimentazione non è solo un atto fisiologico, ma anche ambientale, economico e culturale”. Lo ha detto il commissario europeo, Dacian Ciolos, intervenendo all’inaugurazione dell’anno Accademico dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, fondata da Slow food. Ciolos ha definito i progetti dell’accademia “rilevanti” e “complementari” alla Politica Agricola Comune (Pac). Rafforzerebbero, infatti, i principi di una migliore organizzazione della produzione, della qualità dei prodotti e della sostenibilità, che “sono e devono rimanere i punti chiave per la crescita e gli sviluppi del futuro della nostra agricoltura”, secondo il commissario. “La necessità di queste politiche corrisponde all’esigenza di tutela di un patrimonio immenso che i popoli del continente sempre più avvertono come bene comune cui dare il giusto rilievo”, ha aggiunto il presidente di Slow Food e dell’università, Carlo Petrini. In otto anni sono più di mille gli studenti, provenienti da 60 paesi, che hanno frequentato i corsi dell’accademia e a oggi il 74% dei laureati è occupato. Il 60% ha trovato lavoro a due mesi dal diploma. Nonostante questo interesse alla cultura del cibo, “il futuro dell’agricoltura di piccola scala e a rischio – secondo Slowfood – e le disposizioni per lo sviluppo rurale si sono rivelate inadeguate. La popolazione sta invecchiando e sono sempre meno i giovani impegnati nel settore: in Italia, per ogni imprenditore under 35, ce ne sono 15 di oltre 65 anni di età”.

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