Dal mondo agricolo “avviso comune” per riformare il mercato del lavoro

Un pacchetto di proposte a ‘costo zero’ per rendere più efficiente il mercato del lavoro, puntando sulla semplificazione, contrasto al sommerso, trasparenza, ma anche al sostegno delle imprese che investono, creano occupazione e fanno muovere l’economia. Questo in sintesi, il contenuto dell’Avviso comune in materia di lavoro e previdenza in agricoltura, firmato dalle rappresentanze delle organizzazioni agricole e dei lavoratori di settore e presentato oggi. Il testo, sottoscritto da Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci Agrital, Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil, è stato inviato al Governo sollecitando un incontro. “Il settore – ha spiegato Mario Guidi, presidente di Confagricoltura – dimostra ancora una volta una maturità che va presa ad esempio sopratutto in questo momento. Scopo dell’avviso migliorare i reciproci rapporti e creare sviluppo. L’agricoltura é tassello fondamentale della nostra economia: 271mila aziende per 1,1 milioni di occupati, il 7,1% del totale e il 18,8% se si considerano tutti i lavoratori di settore in Europa. Il valore complessivo che produce in termini di stipendi, previdenza e contributi è di 8 miliardi di euro”. Diversi i nodi affrontati. Ampio spazio viene riservato al tema della semplificazione burocratica ed amministrativa, anche in merito alle difficoltà legate all’assunzione di lavoratori extracomunitari. Altro capitolo, la trasparenza e il contrasto al lavoro sommerso o irregolare. Il costo del lavoro è uno dei temi-cardine, chiedendo che vengano incentivate le aziende virtuose (che investano su occupazione e sicurezza), riordinato il sistema contributivo e che vengano compresi nel beneficio del cuneo fiscale anche i lavoratori a tempo determinato ma continuativi.
“Questo perché – ha spiegato Rossana Zambelli, direttore della Cia – il 90% dei rapporti di lavoro nel settore sono a termine o stagionali”. Tre le proposte, maggiore attenzione alla formazione, via per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Particolare attenzione, inoltre, sugli ammortizzatori sociali: “nessuno può pensare di cancellare la Cig – ha detto il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza -, che deve essere invece mantenuta e rafforzata”. In ultimo il fronte del contenzioso con l’Inps: “é necessario e urgente – ha sottolineato Romano Magrini di Coldiretti – risolvere questo contenzioso, che non ha motivi di essere e che sta mettendo in serie difficoltà migliaia di imprese e di lavoratori”. (ANSA)

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