Festa della Donna: Confagri, dopo il gelo mimose dimezzate


«Quest’anno per la Festa della Donna le mimose saranno poche. Si prevede un 8 marzo sottotono: basterà il pensiero, si conserverà la tradizione dell’omaggio floreale, ma in formato ridotto, con bouquet decisamente più modesti. Colpevole la forte ondata di gelo e maltempo che ha investito in pieno la riviera Ligure, facendo perdere la gran parte delle fioriture, che erano anticipate grazie all’inverno mite». Ne dà notizia Confagricoltura, anticipando i dati sulla raccolta delle mimose.
«I floricoltori di Sanremo hanno colto, in media, il 50/60% di fiori in meno – commenta Confagricoltura -. Dopo la crisi degli ultimi due anni, che ha visto un ribasso delle vendite dei fiori gialli del 30/40 per cento, ci si è aggiunto anche il maltempo». Il 95% della produzione di mimose è concentrata a Sanremo, con più di mille aziende floricole dedicate alla coltivazione. Originarie della Tasmania, queste piante hanno avuto un facile sviluppo in Europa e sono ora naturalizzate italiane lungo la Riviera ligure, in Toscana e in tutto il Meridione, ma anche sulle coste dei laghi del Nord.
Produzione in forte calo, prezzi in leggero rialzo e consumi praticamente stabili: questo lo scenario che prospetta la Cia sottolineando che anche le quotazioni hanno risentito del crollo produttivo e i prezzi pagati agli agricoltori, proprio a causa dei danni subiti, sono saliti lievemente rispetto all’anno scorso, passando da poco piu’ di 5 euro al chilo (0,25 a stelo e 15 euro a “cartone”) del 2011 agli attuali 7-8 euro al chilo (0,40 a stelo e 25 euro la scatola). In ogni caso -stima la Cia- non sono previsti ulteriori rincari nelle vendite al dettaglio. Tanto piu’ che la mimosa viene venduta al commercio in ramoscelli i cui prezzi variano normalmente dai 5 ai 10 euro.
Quanto ai consumi, i “mazzetti” regalati in occasione della Festa delle donne saranno compresi tra i 15 e i 18 milioni di esemplari, un consumo pressoche’ stabile rispetto al 2011.

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