Fiera del “Tirot” a Felonica (Mn)

Da Mercoledì 12 a Martedì 18 agosto presso il centro storico di Felonica inizia la tradizionale fiera del “Tirot”, specialità gastronomica locale, una tipicità di quella parte di territorio mantovano disteso a ridosso del Po. 

L’origine del nome di questo prodotto deriva da una fase della sua lavorazione manuale: quella in cui l’impasto viene steso o meglio “tirato” dentro la teglia, prima della cottura.
 
Una singolare gestualità, frutto della tradizione contadina, che si è trasformata nel tempo in autentica ritualità. Per anni si è gustato questo alimento nei campi, al termine della raccolta delle cipolle, in un momento di festa collettiva e consolidata tradizione.
 
Oggi è invece generalmente apprezzato da chi sa riconoscere antichi sapori ed antichi richiami.
 
Nell’impasto del Tiròt l’ingrediente principale è la cipolla, attentamente selezionata, alla quale si uniscono farina di frumento tipo “0”, olio extravergine di oliva, strutto, sale, lievito ed acqua.
 
Dopo averlo versato sulla teglia, si attende la lievitazione prima di cuocerlo in forno. Alla vista si presenta sottile e di color paglierino.
 
Il tiròt è una specialità gastronomica che appartiene all’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, fra i prodotti tradizionali della regione Lombardia.
 
Di questa ricetta si hanno notizie già nel vocabolario mantovano-italiano di Francesco Cherubini, del 1827. Il nome del “tiròt” sarebbe da riferire a una fase della preparazione: quella in cui l’impasto (tenero e colloso) viene “tirato” o steso dentro la teglia prima della cottura.
 
Nella tradizione del mantovano, i braccianti agricoli gustavano questo piatto nei campi, al termine della raccolta delle cipolle, in un momento di festa collettiva.
 
La Cipolla di Felonica, detta “La Signora degli Anelli” è dorata e dolce, è una coltivazione quasi estinta sul territorio dell´Oltrepò mantovano, oggi impegnato nella produzione di numerose altre tipologie ibride.
 
Le motivazioni sono da ricercarsi nel crollo dei prezzi sul mercato nazionale, e nelle caratteristiche peculiari dell´apparato vegetativo del bulbo che ne limitava la conservazione a 90 giorni invece di uno o due anni
 
Una curiosità: anche la cipolla, da tempo immemorabile, veniva utilizzata per scrutare l’avvenire: la crommiomanzia è infatti la divinazione per mezzo delle cipolle, per chiedere protezione dai demoni e dalle malattie, o per conoscere con anticipo il clima e le condizioni metereologiche dell’anno nuovo, oppure come oracolo d’amore, incidendovi il nome dell’amato: se poi la cipolla germoglia, il sentimento è ricambiato.
 
Le antiche tradizioni, i riti e le credenze popolari, in cui il sacro e il pagano si compenetrano, sono i mezzi da sempre utilizzati nelle campagne per ingraziarsi ad un tempo la divinità e la natura, e costituiscono gli strumenti di forza dell’identità contadina.
 
Il Programma della fiera:
 
  • Mercoledì 12: dalle ore 20.30 3^ edizione della tavolata in piazza a scopo benfico – record da superare 630 partecipanti
  • Giovedì 13: dalle ore 21.30 Piano Bar con Paolo Franciosi
  • Venerdì 14: dalle ore 21.00 ‘Ai tempi di Matilde giocavano così..’ sfide in giochi di abilità e dalle ore 0.30 4° raduno popolare sbucciatura ‘Cipolle in notturna’
  • Sabato 15: ore 10.00 Santa Messa di S. Maria Assunta – dalle ore 21.30 Orchestra Paolo Group
  • Domenica 16: Ore 9.00 ‘I Colori dei Bambini’ Bar Pressede – dalle ore 15.00 ‘Caccia al Tesoro’ – dalle ore 21.30 orchestra Paolo Group
  • Lunedì 17: dalle ore 20.00 ‘Firin’ con stand gastronomico – intrattiene il gruppo musicale ‘I fuori tempo’
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