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“Restano irrisolte le incognite sulle disponibilità idriche per l’avvio delle irrigazioni, anticipate anche da temperature superiori alle medie”. A dirlo l’Anbi (Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni), in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra oggi, mettendo in guardia dal rischio siccità. Secondo l’Anbi “le situazioni più preoccupanti si registrano nel Nord-Est. In Friuli Venezia Giulia, il fiume Tagliamento è sotto la media stagionale”. Analoga “la situazione nel Veneto, dove mancano all’appello oltre 140 millimetri di pioggia (pari a 140 litri d’acqua per metro quadrato), la falda nell’area centrale delle risorgive si abbassa di oltre un centimetro al giorno (mezzo metro al mese)”. Sulle Prealpi “non c’é neve e in quota si registra un deficit del 67% nello spessore medio del manto nevoso”. Le portate di tutti i principali corsi d’acqua della pianura veneta risultano inferiori ai valori medi, le condizioni di magra più evidenti si osservano lungo i fiumi Brenta e Bacchiglione (meno 60%). Preoccupante è pure la situazione del fiume Adige, la cui portata è insufficiente ad impedire la risalita del cuneo salino. Allarme anche in Piemonte e in Lombardia, soprattutto nelle zone vocate a riso: il lago Maggiore rimane 60 centimetri sotto la media stagionale, ciò significa una carenza di 120 milioni di metri cubi d’acqua (lago di Garda meno 30 centimetri ; lago di Como meno 15 centimetri). Meno allarmante è la condizione del fiume Po. “Va ricordato – precisa Massimo Gargano, presidente Anbi – che la legge stabilisce che, dopo l’uso umano, la priorità compete all’uso agricolo”.(ANSA).