Gli italiani e il vino: nuovi modelli di consumo


Vini leggeri, freschi, di consumo quotidiano, con un buon rapporto qualità prezzo e a volte anche stranieri. Sono questi, secondo un sondaggio contenuto nell’indagine “Vinitaly incontra la ristorazione”, i requisiti che dovrebbero attualmente possedere le etichette presenti nelle migliori Carte dei Vini nei ristoranti italiani. Perché per fare un corretto “menù” occorre capire quali sono i desideri del consumatore di oggi e adattarvisi, cogliendo le opportunità che il cambiamento comporta. La prima, secondo lo studio, è la possibilità di ridurre i costi, gestendo in maniera più efficiente la cantina, concentrando la propria offerta e rinunciando alle etichette meno richieste (come ad esempio quelle troppo importanti o corpose). La seconda è assecondare i gusti del moderno consumatore, attento alle spese, ma anche più sensibile agli aspetti salutistici dell’alimentazione, proponendo vini freschi, leggeri, beverini, ma di qualità e personalità, insieme alle bollicine, divenute fenomeno di tendenza. Infine occorre proporre al cliente, sempre più curioso, informato e viaggiatore, anche vini di altri Paesi. Fondamentale, infine, il ruolo di ristoratori e sommelier, che dovranno essere sempre più capaci di raccontare il vino e la sua storia, orientando la scelta in base al gusto del cliente e alle sue disponibilità.

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