Gran Prix della Cucina Mediterranea

 Al via  a Gragnano, negli spazi del resort Villa dei Cesari, la terza edizione del Concorso internazionale “Gran Prix della cucina Mediterranea”, dedicato agli chef di età compresa tra i 25 ed i 40 anni con almeno 5 anni di esperienza lavorativa. Il Gran Prix, che si svolgerà fino al 16 marzo, è dedicato alla sempre maggiore diffusione della Dieta Mediterranea del nostro Paese, che è stata riconosciuta  dall’Unesco a Nairobi, il 16 novembre 2010, patrimonio immateriale dell’umanità. 
 Ma si vuole nello stesso tempo valorizzare il settore turistico-alberghiero, le produzioni agroalimentari italiane, ideali per un corretto stile alimentare attraverso l’operato e la creazione degli chef professionali. Saranno presenti, nelle giornate dedicate alla enogastronomia, oltre cinquanta stand di cui uno istituzionale della Regione Campania, che daranno ai visitatori l’opportunità di effettuare degustazioni e acquistare prodotti. Cuore della manifestazione sarà il concorso gastronomico di martedì 11 marzo, con protagonisti chef provenienti da dieci Paesi di tre diversi continenti: Cuba, Brasile, Tunisia, Marocco, Senegal, Ucraina, Germania, Francia, Spagna e Italia. Il concorso svilupperà particolarmente le aree di attività finalizzate alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale che i diversi territori del Paese hanno saputo salvaguardare e valorizzare e allo stesso tempo alle contaminazioni avvenute negli anni tra le tradizioni enogastronomiche.
Saranno selezionate 11 nazioni per gareggiare  e si strutturerà attraverso le seguenti competizioni: concorso internazionale di cucina; concorso internazionale “Ambasciatori del territorio Campano”; concorso “A Tavola nelle Province italiane”;
una Sezione sarà dedicata al mondo del cioccolato e della pasticceria; una Sezione sarà dedicata ai Sommelier. Per il 2014 il motivo conduttore sarà la rievocazione storica di quando in città migliaia di persone tra nobili, dignitari, commercianti, operai e popolani si nutrivano con prodotti, divenuti nel tempo tipici, derivanti dalla terra d’origine. Iniziava la storia della dieta Mediterranea, che è diventata famosa in tutto il mondo. Si potrà assistere a scene di vita quotidiana, ad una mostra mercato dei prodotti tipici, a cortei fatti di coppie di innamorati, scugnizzi dispettosi e festosi, attraverso il ritmo imperioso delle percussioni, quello travolgente delle tarantelle. E tanta tanta musica, facendo rivivere le più famose canzoni napoletane. Le serate a Villa dei Cesari di Gragnano si trasformeranno in vere e proprie rassegne folkloristiche, con la partecipazione di tutte le nazioni presenti, per offrire ai visitatori atmosfere e suggestioni di quei tempi. “Taberne” e Osterie saranno i luoghi d’incontro e di assaggio. Nello stesso tempo vi saranno serate dedicate alla cucina tipica di una nazione partecipante. Protagonista della kermesse gastronomica sarà la pasta e i prodotti tipici dell’area, elaborati e proposti dall’Associazione Cuochi Equana e Monti Lattari in collaborazione con Slow Food, Città dell’Olio, Città del Vino. In questa occasione sarà possibile anche degustare prodotti dell’Appennino, della Piana del Sele, del Cilento, delle isole, dell’area vesuviana, del casertano, del Sannio, dell’agro nocerino sarnese ed ancora altre aree i cui risultati gastronomici primeggiano nelle migliore cucine del mondo.
 Il prestigioso premio, che consiste in un affresco originale dell’arte pompeiana è stato creato appositamente dagli artisti: Salvatore Squillante e Carmela Milone di Sarno. «E un piacere per noi promuovere con i vari soggetti coinvolti – ha detto il Prof Geremia Schiavo, organizzatore della kermesse – questo premio all’eccellenza nella trasmissione del sapere. La promozione e la tutela dei prodotti tipici è da sempre uno dei principali obiettivi della nostra mission: trasmettere cultura e know-how, dalla scuola al lavoro. Investire nella conoscenza dei giovani significa investire nel futuro dei mestieri d’arte e garantirne la preziosa sopravvivenza. La scuola è fondamentale, ma insostituibile resta l’esperienza “in cucina”, grazie alla sapienza, generosità e dedizione del maestro, l’allievo completa la propria formazione e si appresta a divenire un professionista di talento».
           
     Vera De Luca 

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