I pescatori siciliani denunciano le loro difficoltà


Una delegazione di pescatori siciliani, guidata dal deputato regionale di Grande sud, Toni Scilla, ha incontrato ieri nella sede del ministero delle Politiche Agricole il direttore generale del ministero della Pesca, Saverio Abate. “Dall’incontro – scrive Scilla, in una nota – è emersa una situazione davvero preoccupante: il continuo aumento del prezzo del gasolio, ormai insopportabile per l’economia delle aziende ittiche, una serie di normative e regolamenti comunitari che non tengono conto della specificità della pesca mediterranea e creano una concorrenza sleale e dannosa per le nostre imprese rispetto ad altri paesi, europei e non, i problemi e le anomalie che riguardano la pesca del tonno e del pesce spada, vedi quote, che vanno sicuramente riviste e aggiornate rispetto l’attuale stato socio economiche delle marinerie”. “Occorre – prosegue – che la politica in generale, ma sopratutto il governo regionale nello specifico, comprendano che il settore è fondamentale per l’economia isolana e che quindi bisogna mettere da parte una gestione clientelare, lontana dai veri problemi delle imprese ittiche e dei pescatori, a favore di una nuova vera, seria e competente politica della pesca, da coordinare con il governo centrale, e imporre a Bruxelles. Bisogna assolutamente salvaguardare, in un momento in cui la disoccupazione è dilagante, i livelli occupazionali delle marinerie siciliane, dare ossigeno alle imprese di pesca che rappresentano di fatto uno dei polmoni vitali dell’economia siciliana”. Scilla conclude, ringraziando il direttore Abate per l’incontro, “costruttivo e propedeutico a un percorso comune nell’interesse della difesa e al rilancio della pesca italiana e per l’assicurazione avuta rispetto l’immediato pagamento delle indennità di fermo biologico per l’anno 2012, non appena le capitanerie di porto completeranno l’invio della relativa documentazione”.

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