I primi frutti dell’autunno si colgono a Verona

Il 5 e 6 novembre, al Palazzo della Gran Guardia, seconda edizione dell’appuntamento dedicato al vino Novello, che con il Giardino del gusto propone mostra/mercato, degustazioni, laboratori di cucina, abbinamenti con le migliori produzioni agroalimentari di stagione per un evento dedicato agli operatori di settore, ma anche ai wine lover.

Il primo assaggio della nuova vendemmia lo versa Anteprima novello, in programma il 5 e 6 novembre a Verona, affiancato quest’anno dal Giardino del gusto, mostra/mercato delle primizie stagionali e delle migliori produzioni tipiche di qualità: è questo il nuovo binomio pensato da Veronafiere e Vinitaly per valorizzare i frutti della nuova campagna enologica 2009.
Anteprima novello ritorna al palazzo della Gran Guardia, affacciato sulla storica piazza Bra con l’Arena a fare da sfondo, per presentare la migliore produzione di “novelli” provenienti da tutte le più vocate regioni vitivinicole. L’obiettivo è quello di permettere l’incontro tra produttori e operatori commerciali, ma soprattutto con l’acquirente finale, vero motore della filiera, capace di condizionare la pianificazione delle cantine e della distribuzione nel canale horeca e nella gdo.
In vendita già poco dopo la fine della vendemmia, il Novello è una produzione di nicchia e di qualità (meno del 2% della produzione enologica italiana), con una stagionalità molto marcata.
Il Novello è solo una piccolissima parte della produzione enologica italiana (meno dello 0,2%, pari nel 2008 a circa 84.000 hl), ma per le aziende che lo producono rappresenta un’interessante diversificazione dell’offerta velocemente monetizzabile, arrivando sul mercato a fronte di un ordine e a breve distanza dalla conclusione della vendemmia.
Le cantine produttrici sono meno di 300, distribuite sul territorio nazionale, ma con una concentrazione significativa nel nord Italia e con il Veneto leader in termini di quantità. Ricca l’offerta varietale, che diversifica il Novello dal Beaujolais Nouveau, frutto di una sola regione della Francia: oltre 60 i vitigni autoctoni utilizzati, pochissimi gli internazionali, per una gamma di bouquet capace di soddisfare i wine lover più esigenti, ma anche di ben adattarsi alle nuove tendenze del bere giovane.

fonte agricolturaitalianaonline.gov.

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