Il nocciolo piemontese presenta una ricerca sulla corilicoltura

La coltura del nocciolo – nonostante la difficile congiuntura economica inasprita dalla concorrenza di Paesi extra europei come Turchia, Cile, Argentina e Georgia – suscita un crescente interesse. I dati sulle superfici lo dimostrano: 12.100 ha (Istat, 2010) coltivati in Piemonte con un trend in aumento. La varietà coltivata sulle colline del basso Piemonte è la Tonda Gentile Trilobata destinata a lavorazioni di pregio dall’industria dolciaria, per preparazioni artigianali a base di “Nocciola Piemonte IGP”, sinonimo di qualità ed eccellenza apprezzate e riconosciute.
Giovedì 1 marzo alle 14.30, presso il Salone della Comunità Montana “Alta Langa”, il CReSO organizza un convegno per presentare i risultati della ricerca sul nocciolo. Le attività sono svolte presso l’Azienda sperimentale “Nasio” di Cravanzana (Cn) in collaborazione con l’Università di Torino e il Servizio fitosanitario della Regione Piemonte. All’organizzazione dell’incontro collaborano la Comunità Montana Alta Langa, le associazioni di produttori Ascopiemonte e Piemonte Asprocor, nonché le agenzie di consulenza tecnica delle organizzazioni professionali. Interverrà l’Assessore regionale Claudio Sacchetto. Il Convegno è patrocinato dalla SOI – Società di Ortofrutticoltura Italiana.
Il Convegno intende affrontare gli argomenti chiave della coltura, spaziando dalle emergenze fitosanitarie, alle tecniche di difesa e di gestione del sottofila, allo studio di metodiche di potatura meccaniche con riduzione di costi e tempi di intervento.
Claudio Sonnati (CReSO) aprirà il convegno con una panoramica delle principali problematiche fitosanitarie che possono compromettere produzione e sanità dei noccioleti. L’ampia rete di monitoraggio sul territorio – sostenuta attraverso l’attività dei tecnici dell’assistenza di base – garantisce l’individuazione tempestiva di cimici, agrilo e balanino. Sulla base delle informazioni raccolte, il CReSO emette bollettini con le indicazioni per la difesa. Il trasferimento delle informazioni avviene “in tempo reale” ai tecnici di base che, a loro volta, provvedono alla consulenza diretta presso le aziende corilicole.
Nadia Valentini (DCA, Università di Torino) presenterà i risultati ottenuti nella prova di confronto tra varietà diverse da affiancare alla Tonda Gentile Trilobata, di interesse per la trasformazione industriale. Oggetto della valutazione sono: produzione, resa e adattabilità ambientale.
Silvia Moraglio (DiVAPRA, Università di Torino) farà il punto sulle indagini pluriennali finalizzate al contenimento delle cimici, i temibili insetti che inficiano inesorabilmente il profilo qualitativo delle nocciole colpite. Un focus particolare riguarderà la fase di post-raccolta, per comprendere quali effetti ha il “cimiciato” su nocciole stoccate per 8-12 mesi.
Mario Tamagnone, DEIAFA Meccanica dell’Università di Torino, proporrà una panoramica sulle prove di distribuzione di agrofarmaci in corileto, ponendo l’accento sull’importanza di utilizzare attrezzature (atomizzatori) opportunamente tarate, adeguate alla distribuzione su piante allevate a cespuglio e dotate di chiome folte, spesso impenetrabili.
Anna Saglia (Settore Fitosanitario Regionale) e Maria Corte (CReSO) chiuderanno i lavori presentando i risultati scaturiti da prove di controllo di erbe infestanti e dei polloni del nocciolo. L’obiettivo è quello di rivisitare il concetto di difesa integrata, ricercando strategie che coniughino l’efficacia con il rispetto “dell’eco-sistema noccioleto”.
foto di http://www.flickr.com/photos/28761269@N05/

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