Junk food: Calabrese, bene regolamentarlo ma no alla tassa

“Regolamentare il junk food è una idea giusta, ma non si diminuisce questo cibo, ad alto contenuto di grassi e squilibrato, tassandalo. Se così fosse oggi non ci sarebbero più fumatori in Italia”. Lo ha detto, a margine di un incontro Assovetro, il nutrizionista e dietologo Giorgio Calabrese, secondo il quale “il ministro Renato Balduzzi “é armato di buone intenzioni, ma la tassa sarebbe disorientativa. Potrebbe portare al risultato opposto. A tavola il proibizionismo sollecita spesso la trasgressione. Meglio educare la classe medica, ancor più i pediatri, e la classe docente”. La dietologia, ha osservato l’esperto che è anche membro dell’ Adi (Associazione Dietologi italiani) presieduta da Lucio Lucchini, “é materia complicata, che tuttavia è materia complementare nella formazione universitari. I medici italiani sanno fare spesso miracoli in medicina, ma non sanno gestire il concetto di alimentazione, è tema fuori competenza. Negli ospedali e nelle case di riposo sono frequenti – ha affermato Calabrese – i casi di malnutrizione. E nelle case va controllato cosa c’é in frigo, o come si recuperano gli avanzi. Il rapporto col junk food va dunque regolamentato in ogni sede, e lo strumento più efficace è l’educazione, il concepire la preparazione sul tema come strumento di prevenzione, e anche di cura. Capisco e lodo le intenzioni del ministro Balduzzi – ha concluso – ma chiedo l’attuazione di politiche di sensibilizzazione”.(ANSA).

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