l’Italia si aggiudica la coppa del mondo della gelateria. Israele quella del pane

Sono gli italiani i migliori gelatai del mondo. Lo afferma il verdetto della quinta Coppa del mondo della gelateria, il premio assegnato ieri sera al Sigep, il salone internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianali che si chiude oggi a Rimini. Tredici le nazioni in gara: Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Marocco, Messico, Spagna, Svizzera, Usa. Tema della competizione: ‘I frutti della terra e del mare’. Ogni nazione era formata da cinque professionisti: il team manager, un capitano gelatiere, un pasticcere, uno scultore di ghiaccio e, novità di questa edizione, un cuoco. In quattro giorni i contendenti si sono sfidati in sei prove per un totale di 2500 ore di lavoro: una coppa decorata per il servizio al tavolo, una torta gelato, una vaschetta di vendita decorata, un cono gelato, una entree con gelato gastronomico, un dessert gelato al piatto. Tre sculture, una di gelato, una di ghiaccio e l’altra di cioccolato. I vincitori sono Leonardo Ceschin, gelatiere da Pordenone e vincitore nel 2011 del Sigep Gelato d’oro; Ernst Knam, da Milano che si è occupato anche della scultura di cioccolato; Francesco Falasconi di Tavullia (Pesaro Urbino), lo scultore di ghiaccio; il cuoco Filippo Novelli di Torino. A sostegno della squadra il cioccolatiere-pasticciere Andrea Olivero e come team manager Pierpaolo Magni che, insieme a Diego Crosara, ha allenato la squadra. Le prove sono state seguite anche dal pubblico collegato in diretta streaming sul web, con commento in italiano e inglese.
Israele invece è il nuovo re del pane. A decretarlo sono stati i giurati della SIGEP Bread Cup, il Campionato Internazionale della panificazione. Israele si è aggiudicata però anche due sezioni particolari, quella per il pane salutista, a base di spinaci, e quella per il dolce da forno, con una millefoglie al cioccolato con i mirtilli.
Al secondo posto si sono classificati i panificatori tedeschi, che si sono distinti soprattutto nella sezione pane tradizionale, con un pane “del viticoltore”, tipico in Germania, molto sostanzioso, con succo d’uva, formaggio di montagna, fiocchi di patate e le immancabili noci.
Al terzo posto si sono classificati gli australiani, che hanno vinto anche il premio per il pane artistico. La loro creazione rappresenta la storia un personaggio molto popolare in Australia, un senza fissa dimora leggendario, che viaggiava in lungo e in largo cantando canzoni popolari. Leggenda vuole che un giorno Shajme Greenman, questo il nome del personaggio, sia caduto in un lago e da allora il suo spirito vagherebbe per la prateria. Una menzione particolare della giuria è andata alla squadra del Regno Unito che ha preparato la colazione a tutte le altre squadre presenti nei giorni di fiera e di competizione. Oltre a loro, infatti, si sono dati battaglia a suon di lieviti e farine anche il Marocco, il Mali, la Francia, la Spagna e il Portogallo.

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