No della Coldiretti alla riforma dei voucher senza agricoltura


“E’ un errore proporre una riforma del lavoro accessorio che modifica il regime dei buoni lavoro, vale a dire i voucher, senza ascoltare i rappresentanti del settore agricolo, dove sono nati e affermati con circa il 25% del totale degli utilizzi”. Lo afferma la Coldiretti riferendosi al tavolo tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. E’ “incomprensibile – afferma in una nota – il motivo per cui l’agricoltura non sia stata invitata al tavolo della riforma convocato dal governo, e diventa inaccettabile il fatto che vi si discutano proposte che danneggiano pesantemente il settore”. Le ‘linee di intervento sulla disciplina delle tipologie contrattuali’, rileva la Coldiretti, fanno prevedere la corresponsione di un voucher su base oraria e una restrizione delle attuali casistiche che restringerebbe le opportunità per il settore agricolo. Il documento presentato dal governo contiene anche un possibile intervento restrittivo nei confronti dei rapporti di lavoro a tempo determinato – dice l’organizzazione agricola – che rappresentano il 90% di quelli agricoli. Lo strumento dei voucher, ricorda la Coldiretti, è stato introdotto per la prima volta in occasione della vendemmia 2008 e poi esteso ad altre figure di lavoratori e attività, anche se i maggiori utilizzatori restano i lavoratori agricoli.(ANSA).

Condividi con