Ogm: i paesi europei si confronteranno il 27 marzo


Novità importanti sul fronte degli Ogm in Europa. La presidenza danese dell’Ue rilancerà infatti a marzo il dibattito tra i 27 Stati membri sulla proposta della Commissione europea che offre una maggiore flessibilità ai Paesi che vogliono limitare o vietare la coltivazione di Ogm nel loro territorio. Da parte italiana, il ministro per le politiche agricole e alimentari, Mario Catania, ha annunciato a Bruxelles: “Personalmente credo che la nostra posizione sulla proposta della Commissione europea, meriti una riflessione attenta”, precisando che gli “eventi di queste settimane non hanno ancora consentito di fare a livello politico una riunione dei ministri interessati”. Tuttavia, Catania nel ricordare che fino ad oggi l’Italia “ha avuto una posizione critica rispetto a quel dossier, ora – dice – credo che dovremmo rifletterci un po’ di più. Mi sembra coerente farlo – spiega – nella misura in cui prendo atto che sia l’opinione pubblica, i consumatori italiani, sia le rappresentanze degli agricoltori, restano a tutt’oggi molto negativi sulla possibilità di coltivare Ogm in Italia”. Per Catania quindi, “se questo assunto è quello da cui correttamente occorre partire, ripeto sto esprimendo reazioni personali, non vedo perché si debba essere negativi rispetto all’approccio presentato dalla Commissione europea”. Bruxelles, da parte sua – ha detto oggi Frederic Vincent, portavoce del commissario Ue alla salute John Dalli, “auspica l’approvazione della proposta nei tempi più brevi”. Sulla base della situazione attuale – ha spiegato il portavoce – quando un Ogm per la coltura viene deciso nell’Ue – fino ad oggi solo il mais Mon810 e la patata Amflora – se uno Stato membro vi è contrario, deve motivarlo apportando dati scientifici relativi alla salute e all’ambiente. La proposta introduce altri elementi per giustificare il divieto di colture sul un territorio”. Bruxelles ammette che “attualmente il dibattito in Consiglio dei ministri Ue è in una fase di impasse e ben venga – dice il portavoce – una maggiore riflessione”. “Il Ministro per le politiche agricole e alimentari, Mario Catania, sia coraggioso e in sede di Consiglio Ue segua l’indirizzo già approvato dal Parlamento europeo nel luglio scorso, nel quale si consente ai Paesi di vietare la coltivazione di Ogm”, ha commentato l’eurodeputato Giommaria Uggias (IdV), a margine dell’annuncio della presidenza danese dell’Ue. Per Uggias, “la tutela della salute, la tutela della biodiversità e l’opinione pubblica italiana, indicano con chiarezza al ministro Catania che la strada da seguire deve essere quella tracciata dal Parlamento europeo, ovvero consentire agli Stati Membri di vietarne la coltivazione”. Dal canto suo – prosegue – “il ministro Catania si è espresso in maniera molto cauta in merito alla questione”. “L’applicazione della proposta della Commissione – conclude Uggias – consentirà al Parlamento italiano e alle Regioni a statuto speciale, come la Sardegna o la Sicilia, di affermare con fermezza e chiarezza il proprio no alla coltivazione degli Ogm sul proprio territorio, salvaguardando la biodiversità, la salubrità e la genuinità del nostro habitat naturale e delle produzioni agricole”.(ANSA).

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