Pesca: rinviata la manifestazione del 28 dopo l’incontro con il ministro Catania

L’Alleanza delle Cooperative italiane ha ritenuto opportuno rinviare la manifestazione nazionale in programma sabato prossimo a Civitanova, dopo l’incontro con il ministro delle Politiche agricole Mario Catania. A renderlo noto è la stessa Federcoopesca-Confcooperative, precisando tuttavia che “visto il momento di forte tensione abbiamo deciso di realizzare comunque un incontro con i nostri associati per condividere i recenti sviluppi della crisi in atto, approfondendo così quanto sta emergendo, per ora, dal confronto politico- istituzionale”. Questo momento di approfondimento su criticità e possibili interventi per il rilancio del comparto, informa la Federcoopesca, si terrà in mattinata sabato 28 gennaio a Civitanova Marche.
L’incontro tra il ministro catania e l’alleanza delle cooperative (Massimo Coccia, Federcoopesca; Ettore Ianì, Legapesca; e Massimo Buonfiglio, Agci-Agrital) ha infatti aperto qualche spiraglio.
Catania ha infatti accolto con favore – riferisce una nota del dicastero – l’idea di programmare una Conferenza nazionale sulla pesca e ha annunciato di aver avviato una riflessione sulle nuove modalità per il fermo-pesca, rispetto all’esperienza maturata negli scorsi anni, garantito da risorse pubbliche sia per gli armatori che per gli equipaggi imbarcati. Al centro della riunione sono state poste le questioni più urgenti del settore. Le associazioni di categoria hanno presentato al ministro la richiesta di una serie di interventi per il comparto, da tradurre in emendamenti agli ultimi provvedimenti adottati dal governo. Catania ha preso atto delle problematiche sollevate e ha sottolineato come nel decreto liberalizzazioni “siano contenute alcune misure che vanno a incidere nei rapporti interni anche alla filiera della pesca nella direzione di una semplificazione e del riequilibrio tra le diverse forze del sistema produttivo”. Ha ricordato, inoltre, che dalla proroga del Piano triennale per la pesca sono stati movimentati 6 milioni di euro di risorse che altrimenti non sarebbero state spendibili, mentre altri 6 milioni in favore del settore sono stati recuperati grazie al meccanismo che si autoalimenterà con il rientro dei mutui concessi per il credito peschereccio, previsto dal decreto sulle liberalizzazioni. (ANSA).

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