Pomodoro: Coldiretti ER il peggior accordo del terzo millennio

Un accordo al ribasso, che lascia il sapore amaro di una speculazione sulla pelle degli agricoltori. E’ questo il commento di Coldiretti all’accordo del pomodoro firmato ieri tra associazioni dei produttori e associazioni industriali. “Per firmare un accordo che coinvolgesse tutti – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – si è finito con il premiare i peggiori e penalizzare chi voleva fare le cose un po’ meglio. La firma a 84 euro a tonnellata, annulla infatti l’accordo raggiunto poche settimane tra produttori, le industrie di Confapi e l’autotrasformazione con il prezzo a 85 euro”.
Su 2.500.000 tonnellate di pomodoro prodotto in Emilia Romagna – spiega Coldiretti – Confapi e autotrasformazione avevano contrattato circa il 70 per cento della produzione, con la conseguenza che il nuovo accordo taglia di netto circa 1.750.000 euro destinati ai produttori.
“Ad aggravare la situazione – commenta Tonello – è il cambiamento della griglia qualitativa, purtroppo avvallata dalla Regione e dalle organizzazioni di prodotto, che consente all’industria di abbassare ulteriormente i prezzi pagati ai produttori fino a portarli a 79 euro a tonnellata contro gli 88 euro del 2011 con una perdita nel giro di un anno di 22,5 milioni di euro. Ad un anno di distanza da quando quello che veniva denominato distretto è stato trasformato, con grande protagonismo degli enti locali, in primis la Provincia di Parma, in un organismo interprofessionale, ci troviamo a vedere annullate anche quelle che erano le tre regole auree del distretto”.
Coldiretti ricorda infatti che con l’attuale accordo non vengono più previsti i pagamenti a 60 giorni, la garanzia dei pagamenti e il deposito dei contratti entro il 15 marzo. “A questo punto – conclude Tonello – ci sentiamo di consigliare ai produttori di recarsi nei nostri uffici e di valutare i contratti di altre colture più convenienti, come soia e cereali”.

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