Protesta dei pescatori: manifestanti all’inaugurazione di Veronafiere

Oltre un centinaio di pescatori di Chioggia e di Porto Tolle stanno manifestando davanti a Veronafiere in occasione dell’inaugurazione della 110/a edizione della rassegna Fieragricola affinché le loro rimostranze relative alla crisi della pesca italiana possano raggiungere il ministro Mario Catania che tra breve inaugurerà la rassegna. “Siamo qui per sostenere le nostre rivendicazioni sulla pesca – ha detto Giuliano Zanellato, presidente di una cooperativa di pescatori chioggioti – il nostro problema è il caro gasolio, la riduzione delle agevolazioni e i vari problemi economici legati al comparto”. In segno di protesta i pescatori hanno fatto esplodere dei piccoli mortaretti che tuttavia non hanno provocato danni. La manifestazione si svolge sotto gli occhi di un discreto numero di poliziotti in assetto antisommossa e molti pescatori indossano i classici giubbotti arancioni di salvataggio.
“I pescatori devono sapere che siamo vicinissimi alle loro esigenze e che faremo di tutto per andare loro incontro”. Lo ha osservato il ministro dell’Agricoltura Mario Catania oggi inaugurando a Verona Fiera Agricola, rispondendo indirettamente alla manifestazione di protesta promossa davanti al Palazzo delle Esposizioni dai pescatori di Chioggia e Porto Tolle. “L’unica cosa – ha proseguito il rappresentante del governo – è che non possiamo violare le regole comunitarie che tutelano le risorse ittiche. Gli stock delle specie pescabili – ha proseguito Catania – sono sempre più ridotti e dobbiamo salvaguardarli per lasciarli alle generazioni successive: la risorsa marina va mantenuta come l’abbiamo trovata”. Sull’argomento è intervenuto anche l’assessore regionale del Veneto alla Pesca, Franco Manzato, sottolineando come “norme comunitarie che insistono su territori e acque diverse vanno gestite diversamente”. “Basti pensare – ha spiegato Manzato – alle dimensioni delle reti da pesca e al problema del gasolio che sta massacrando il comparto con accise impossibili, capaci di porre fuori concorrenza le nostre flotte”. Manzato ha annunciato di voler puntare ad ottenere “un riconoscimento unico e caratteristico per l’alto Adriatico, grazie al quale riuscire a ottenere strategie comuni e risorse particolari per questi territori”. Impossibilitati ad incontrare direttamente il ministro Catania i pescatori hanno chiesto e ottenuto da Manzato di farsi interprete delle loro esigenze presso il ministro: lo stesso rappresentante dell’esecutivo veneto ha promesso il proprio interessamento presso il ministro per organizzare entro il più breve tempo possibile un incontro tra le parti al ministero.

Condividi con