Saporìe – l’Emilia-Romagna si gemella con il Cibo di Strada del sud Italia

“Saporìe” torna e si fa in tre, accogliendo tre regioni italiane per una parata dei più tipici “mangiari” di quei territori, scelti seguendo l’assoluto principio della qualità e della tradizione, per proporre e rinnovare uno dei più antichi modi di mangiare di tutti i tempi.

Accanto agli stand siciliani e campani, l’Emilia-Romagna presenterà i propri cibi di strada più classici.

Una festa di sapori, odori, suoni, animata dal Piccolo Teatrino dei Ditirammu e ricca di stimolanti percorsi culturali, animazioni, laboratori. Anche in questa edizione, particolare attenzione è dedicata al caffè, con laboratori che ne raccontano la storia, la cultura e i vari modi di preparazione.

Gli appassionati della cucina di strada potranno contare anche quest’anno su un ghiotto appuntamento, nella città del Festival Internazionale dello street food.

Il 25, 26 e 27 settembre prossimi si terrà infatti a Cesena, nel centro storico, “Saporìe – da Sicilia, Campania ed Emilia-Romagna il Cibo di Strada di qualità”. Un evento durante il quale sarà possibile assaggiare la migliore cucina di strada che giungerà dalle regioni simbolo di questo tipo di cucina.

Dopo il grande successo riscosso l’anno scorso con la quinta edizione del Festival Internazionale del Cibo di Strada, Confesercenti Cesenate, Slow Food Cesena e Conservatoire des Cuisines Méditerranéennes, in collaborazione con la Provincia e la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, il Comune di Cesena, con il patrocinio della Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, con il contributo di Banca di Cesena, hanno deciso di realizzare di nuovo nel 2009 questa manifestazione. “Saporìe” porterà a legare strettamente, attraverso un gemellaggio gastronomico e culturale, territori simbolo di questo particolarissimo tipo di cucina: la Sicilia, la Campania e l’Emilia-Romagna. La manifestazione si svolgerà nelle giornate del 25, 26 e 27 settembre 2009 e verrà a coincidere con la Notte della Cultura, organizzata dal Comune.

“La Notte bianca, fin dalla sua prima edizione – commenta Vanni Zanfini, presidente della Confesercenti di Cesena – si è legata alla edizione del Festival del Cibo di Strada, su specifica richiesta della Confesercenti e degli operatori commerciali e dei pubblici esercizi della città”.

“Una scelta da parte del Comune – continua Zanfini – che abbiamo apprezzato anche se la nostra richiesta era quella che l’evento si legasse in maniera ancor più stringente al Festival, con lo spessore culturale che lo contraddistingue”. “Contiamo che il Comune – aggiunge il direttore della Confesercenti Cesenate, Graziano Gozi – dia finalmente seguito alle richieste da noi più volte inoltrate e leghi quest’anno la Notte della Cultura  a tutte e tre le giornate di Saporìe, con spettacoli ed eventi sul tema. Per la forza di traino anche turistico che ha assunto la nostra manifestazione (forse si tratta dell’unico evento che fa parlare di Cesena in tutte le testate giornalistiche nazionale), per l’edizione di quest’anno stiamo realizzando degli appositi pacchetti turistici con l’ufficio Iat che proporranno una permanenza con alloggio, visita alla città e assaggio di cibi della manifestazione”.

 

“Cesena capitale del cibo di strada”, aveva titolato in una sua rubrica su La Stampa, Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food; e le ragioni che inducono a continuare anche nel 2009 a percorrere la strada della valorizzazione dei mangiari di strada sono ben espressi nelle parole che Roberto Burdese, presidente nazionale di Slow Food, ha pronunciato al convegno che ha inaugurato una edizione del Festival: “Il dettagliato e sterminato elenco dei cibi di strada del mondo spesso ha confini non così ben definiti con quella che più genericamente possiamo definire cucina tradizionale o di territorio; sempre però la matrice comune è che in quei piatti, in quelle preparazioni troviamo le radici di una cultura. Radici che disegnano un’identità complessa, che si diramano e si biforcano all’infinito man mano che si ripercorre la nobile storia di questi luoghi. Nei cibi di strada, alimenti poveri e umili, si può leggere a chiare lettere questa storia, e si può rintracciare, senza remore o vergogne, quella che forse è la nostra memoria gastronomica più genuina: la fame. La scienza gastronomica ci insegna questo: l’abilità di saper trasformare quello che c’è in natura, di ottenere da risorse limitate una ricchezza, è l’abilità di tanti uomini e donne che per secoli hanno fatto di necessità virtù, inventando dei capolavori che hanno la stessa dignità culturale di tanti nostri bei monumenti.Celebrare il cibo di strada significa anche acquisire la consapevolezza che si tratta di uno straordinario patrimonio economico, culturale, antropologico, sociale, che è minacciato e che dobbiamo in qualsiasi modo tutelare. Produrre, ma anche consumare, cibi di strada richiede oggi una responsabilità che non deve essere disgiunta dal piacere ma non deve nemmeno essere dilazionata”.

 

La Sicilia e la Campania sono due delle regioni più ricche di cibi e cucine di strada. Questo il motivo per cui il gemellaggio di quest’anno sarà dedicato proprio a queste regioni, che proporranno una parata dei più tipici mangiari dei loro territori, scelti sempre seguendo l’assoluto principio della qualità.

 

Nel Centro storico di Cesena, in piazza della Libertà, verrà allestita una “Piazza mercato”, con tante isole gastronomiche, che riprodurrà fedelmente l’atmosfera, i profumi, i sapori, dei mercati rionali siciliani e delle strade napoletane e campane; un viaggio nei prodotti culinari “di strada” che sono caratteristica primaria di queste terre. Altre isole gastronomiche saranno dedicate al Cibo di Strada emiliano-romagnolo. Un gemellaggio all’insegna del gusto attraverso la storia e la tradizione di popoli dove il cibo di strada rappresenta l’eccellenza ed è simbolo del territorio.

 

Ad animare la piazza ci saranno gruppi teatrali e musicali della tradizione.

Durante la manifestazione si terranno incontri, convegni e laboratori sul tema.

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