Scatta l’Iva sul gasolio per le flotte. Pesce a rischio rincari

Spesa in pescheria a rischio aumenti nei prossimi giorni. Dal 17 gennaio infatti – segnala Federcoopesca – in ragione di una normativa comunitaria, verrà applicata in Italia l’Iva al 10% sul costo del carburante per la flotta della pesca professionale. “Una novità – commenta l’associazione aderente a Confcooperative – che arriva in un momento particolarmente delicato per l’economia ittica, che negli ultimi due anni ha visto aumentare il costo del gasolio del 30%, basti pensare che i costi per l’acquisto del carburante superano anche del 70% i costi generali di gestione di un peschereccio”. Quanto agli effetti sui costi, secondo Federcoopesca un’ imbarcazione di medie dimensioni per lo strascico, con 180 giornate annue di pesca e circa 12 ore medie di attività giornaliera, spenderà 9 mila euro in più l’anno in carburante. L’Iva aggiunta al prezzo industriale del carburante, però, potrà essere recuperata dalle imprese al momento della vendita del pesce con quella che si versa all’erario sugli incassi, una sorta di compensazione. Il problema è che chi esce in mare, spiega ancora l’associazione, lo fa affrontando da subito un costo maggiore senza sapere se e quanto riuscirà a pescare; i pescatori, tra l’altro, non possono incidere più di tanto sul prezzo di vendita, uscendo di scena dopo le aste; solo dopo, infatti, si determina il prezzo che troverà sui banconi il consumatore finale. (ANSA)

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