Sciopero tir: Confagri, in Emilia Romagna manca il mangime per gli animali

Animali nelle stalle, rimasti senza cibo. E’ questo, secondo Confagricoltura Emilia-Romagna, uno degli effetti più allarmanti del fermo dei tir. “Una guerra tra poveri – attacca Guglielmo Garagnani, presidente regionale dell’associazione – che denuncia una completa perdita del senso della realtà”. Le situazioni di maggior preoccupazione, prosegue, sono al Porto di Ravenna e in Romagna, “dove sono bloccati i rifornimenti delle materie prime per la zootecnia e i concimi”. Da un lato, quindi, “mercati senza prodotti”. Dall’altro, “agricoltori costretti a distruggere i loro beni deperibili”. A rischio è “il benessere di milioni di capi avicoli e di centinaia di migliaia di suini, ormai senza mangime. Questo a fianco degli effetti sulle imprese, sulle persone e sulla circolazione, esige che la protesta cambi forma immediatamente e sia attuata nel rispetto delle altre categorie ed evitando di fermare l’economia”. Per questo “é necessario un intervento del Governo, l’unico in grado di dare risposte alle istanze avanzate, e per fermare ciò che sta accadendo in queste ore nelle stalle, con animali a rischio perché senza cibo e le derrate alimentari lasciate a marcire”.

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