Sciopero tir: tra due giorni scorte finite, prezzi cresciuti del 40%

Entro due giorni nei negozi e supermercati le ultime scorte saranno esaurite, ma già adesso mancano diversi prodotti. Molte le speculazioni al consumo sui prezzi che, per alcuni ortaggi, sono aumentati anche del 40%. Tutto questo con 50 mila tonnellate di prodotti alimentari deperibili che rischiano di essere buttati ogni giorno. E’ il bilancio di quanto sta accadendo in Italia riferito dal presidente della Coldiretti, Sergio Marini che, con la mobilitazione ‘Coraggio Italia!’, ha portato gli imprenditori agricoli a regalare a pensionati e famiglie in difficoltà, frutta, verdura, uova e latte rimasti bloccati nelle aziende e nei magazzini per lo sciopero dei Tir. Secondo il monitoraggio della Coldiretti, zucchine, verza, spinaci, cicoria, lattuga, broccoli e pomodori scarseggiano e quando si trovano, i prezzi sono decisamente alti come i peperoni e le melanzane a 3,10 euro al chilo o il pomodoro ciliegino a 5,45 euro al chilo. Impossibile, secondo la Coldiretti, trovare a Roma nei mercati e supermercati zucchine e arance di Sicilia, mentre la lattuga c’è ma solo nelle buste preconfezionate, scarseggiano poi i pomodori e quelli che ci sono hanno prezzi esorbitanti con i datterini venduti a 8,7 euro al chilo. La situazione, ricorda Marini,è particolarmente difficile nei supermercati dove si è interrotta la catena per l’approvvigionamento, mentre è migliore nei mercati rionali e degli agricoltori dove sono gli stessi produttori agricoli a rifornire i banchi.
“Al danno economico immediato – sottolinea Marini – va aggiunta la perdita di credibilità con la grande distribuzione europea pronta a sostituire il prodotto made in Italy con quello proveniente da Paesi come la Spagna nell’ortofrutta o dall’Olanda per i fiori”. Secondo un monitoraggio della Coldiretti, la situazione è difficile lungo tutta la penisola con i principali mercati ortofrutticoli che registrano perdite che vanno dai 7,5 milioni di euro a Fondi, a 3 milioni di euro a Catania. La Sicilia è in ginocchio ma gravi difficoltà sono segnalate anche in Campania, con perdite di 1,2 milioni di euro al giorno per il latte, anche di bufala e oltre 5 milioni per l’ortofrutta. Il Consorzio della mozzarella di bufala campana ha stimato danni per 600 mila euro, mentre in Emilia Romagna ci sono problemi per la mancata consegna di prodotti ortofrutticoli che potrebbe costare 10 milioni e in Puglia e in Lombardia il danno è di circa 7 milioni di euro.(ANSA).

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