sequestrati alla fiera di Anuga due volgari imitazioni del nostro parmigiano: ‘parmesano’ e ‘reggianito’

La fantasia degli agropirati non ha limiti.“Giocano sull’assonanza dei nomi e sui colori delle etichette per trarre in inganno i consumatori. Per questo dico che quella del Tribunale di Colonia è una decisione importante, non soltanto per i produttori di Parmigiano Reggiano e, più in generale, per tutti i beneficiari delle Dop e Igp ma per tutti i consumatori europei, al fine di assicurare le loro aspettative in termini di autenticità dei prodotti immessi sul mercato con tali denominazioni, ha dichiarato Zaia.

“La notizia che qualcuno abbia pensato di poter impunemente portare ad una delle più importanti fiere dell’agroalimentare d’Europa prodotti che di italiano non hanno nulla se non il suono del nome, mi stupisce e mi indigna allo stesso tempo. Non è la prima volta che i pirati dell’agroalimentare cercano di piazzare i tarocchi dei nostri prodotti nelle fiere internazionali. Bene ha fatto il Tribunale di Colonia ad ordinarne il sequestro dopo la denuncia del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano che era presente alla fiera di Anuga e ha prontamente segnalato la contraffazione.”

Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta la notizia del sequestro avvenuto alla Fiera alimentare di Anuga, a Colonia, di formaggi prodotti in Argentina, denominati rispettivamente ‘Parmesano’ e ‘Reggianito’. A seguito del rinvenimento il Consorzio ha promosso un’azione cautelare finalizzata alla tutela della Dop Parmigiano Reggiano. Così, il 13 ottobre 2009, chiedeva al Tribunale di Colonia, ‘inaudita altera parte’, il sequestro del prodotto proveniente dall’Argentina. Ieri, ultimo giorno di fiera, il Tribunale ha accolto il ricorso e ha sequestrato davanti agli occhi dei partecipanti e degli espositori presenti i le forme in questione.

Il Tribunale tedesco, condividendo gli argomenti portati dal Consorzio, conferma ancora una volta l’ampia protezione di cui godono le Dop a livello comunitario sulla base dell’art. 13 del Regolamento (CE) 510/06 e della giurisprudenza oramai consolidata della Corte di giustizia in materia: in particolare, il Tribunale riconosce che l’uso per formaggio delle denominazioni ‘Parmesano’ o ‘Reggianito’ costituisce evocazione della Dop ‘Parmigiano Reggiano’ e, conseguentemente, l’uso di tali denominazioni per formaggio non conforme al disciplinare della nota DOP costituisce violazione della stessa.

“Devo dire che la fantasia degli agropirati non ha limiti”, commenta il ministro Zaia. “Giocano sull’assonanza dei nomi e sui colori delle etichette per trarre in inganno i consumatori: c’è il ‘Parmesao’, il ‘Pompeian olive oil’, ‘Pardano’ e il ’Romulo’, un olio che ha raffigurata in etichetta una lupa che allatta Romolo e Remo. Per questo dico che quella del Tribunale di Colonia è una decisione importante, non soltanto per i produttori di Parmigiano Reggiano e, più in generale, per tutti i beneficiari delle Dop e Igp – denominazioni di prodotti che offrono una garanzia di qualità o reputazione dovute alla loro origine geografica – ma per tutti i consumatori europei, al fine di assicurare le loro aspettative in termini di autenticità dei prodotti immessi sul mercato con tali denominazioni. In Europa siamo tutelati, è fuori che è molto difficile difenderci perché è in aumento la diffusione di prodotti che ci imitano a buon mercato”.

fonte agricolturaitalianaonline.org.it

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