Sos tonni: calati del 60% negli ultimi 50 anni

La pesca indiscriminata ha ridotto sensibilmente la popolazione di tonni nei mari del Pianeta, tanto che ormai si è giunti al limite della sostenibilità per alcune specie. Lo afferma un nuovo studio sulla materia apparso su Proceedings of the National Academy of Science (Pnas). Negli ultimi 50 anni – questo il dato essenziale che emerge dallo studio effettuato in collaborazione da università europee ed americane – la popolazione di tutte le specie di tonno è diminuita del 60%. Il quadro è meno catastrofico di altri derivanti da pur autorevoli ricerche, alcune delle quali erano giunte a stimare la perdita di tonni addirittura al 90%. E’ tale comunque da sollevare un preciso allarme, perché alcune specie, la cui pesca è più remunerativa, hanno subito un calo fino all’80% e sono a rischio. Ciò vale in particolare per il tonno rosso dell’Atlantico, di grandi dimensioni e dalla vita lunga. Nello studio si sottolinea però che tra le specie più falcidiate ve ne sono alcune i cui esemplari sono di piccole dimensioni. Sono specie trascurate dalla pesca oceanica, ma indispensabili alla sopravvivenza di comunità locali, specialmente nei Paesi più poveri. La conclusione innovativa è che le organizzazioni che si battono per evitare che la pesca distrugga una delle maggiori risorse ittiche dei mari devono occuparsi non solo dei tonni di grandi dimensioni, ma anche valutare con attenzione la situazione di ogni singola specie. (ANSA)

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