Terreni pubblici, Confagri: bene emendamento su affitto

Un emendamento nel decreto liberalizzazioni migliora ulteriormente la possibilità di sfruttare i terreni pubblici ai fini agricoli. La Commissione Industria del Senato ha, infatti, modificato le disposizioni sulla vendita dei terreni pubblici agricoli introducendo la possibilità dell’affitto, finora non contemplata. “Quella di poter utilizzare i terreni pubblici ai fini agricoli è una battaglia che conduciamo da anni – commenta il Direttore di Confagricoltura Piacenza, Luigi Sidoli – indicata tra le priorità per lo sviluppo del comparto anche nel progetto Futuro Fertile di Confagricoltura. Vari disegni di legge, in passato, sembravano aver accolto la nostra istanza, ma sino ad oggi è mancata la fase attuativa che sembra avere finalmente avvio”. Negli ultimi mesi – rileva Confagricoltura Piacenza – il tema dei terreni demaniali è stato contemplato nel decreto semplificazioni, poi ripreso e declinato nel decreto liberalizzazioni, che in origine ne autorizzava solo la vendita; ora, il disposto normativo è stato ulteriormente migliorato. “Considerando la crisi di liquidità delle imprese agricole – sottolinea Sidoli – le disposizioni circa la possibilità di affittare i terreni sono una misura a vantaggio di chi realmente intende renderli produttivi, mettendo questa ricchezza del Paese al riparo da speculazioni”. L’emendamento prevede, inoltre, che i terreni concessi in affitto a coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali con meno di 40 anni non siano soggetti alle rivalutazioni dei redditi dominicali e agrari ai fini delle imposte sui redditi. Questo beneficio fiscale, che vale per i soli periodi di imposta oggetto di locazione, però, prevede due vincoli: che i terreni siano concessi in affitto per usi agricoli per un periodo non inferiore a cinque anni, con diritto di precedenza agli under 40; che i giovani agricoltori interessati abbiano qualifica di coltivatore diretto o Imprenditore agricolo professionale (Iap), anche in forma societaria. In quest’ultimo caso, la maggioranza delle quote o del capitale sociale dovrà essere in possesso di agricoltori con meno di 40 anni di età, anch’essi in possesso della qualifica Iap o di coltivatore diretto. Qualifiche, che potranno essere anche acquisite dal locatario entro due anni dalla stipula del contratto di affitto. “Si tratta certamente di un’opportunità, soprattutto per i giovani. Per questo, i nostri uffici – conclude Sidoli – sono pronti per fornire adeguata assistenza a quanti possono essere interessati”.

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