Un viaggio nel cioccolato artigianale europeo: prima tappa l’Italia


Un itinerario nell’Europa del cioccolato artigianale di qualità che, partendo dall’Italia, leghi tutti i distretti produttivi per promuovere e salvaguardare le numerose tipicità. E’ l’iniziativa, promossa da Fine chocolate organization e dal Consorzio di Tutela del cioccolato artigianale di Modica, in collaborazione con le Camere di commercio dei distretti italiani del cioccolato e Unioncamere, che verrà presentata al Consiglio d’Europa. Lo fa sapere Unioncamere che ricorda la rete del cioccolato artigianale nata nel 2009 insieme alle Camere di commercio di Belluno, Cuneo, L’Aquila, Perugia, Ragusa e Torino; cinque province che vantano una produzione di 2.300 tonnellate annue realizzata da 80 piccole e medie imprese, sotto il marchio ‘Cioccolati d’Italia’. “Questo progetto – afferma il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – punta a salvaguardare e valorizzare le produzioni artigianali locali italiane, aiutandole a imporsi sui mercati internazionali; il cioccolato tradizionale è percepito come espressione autentica di prodotto di qualità, grazie al contributo profuso dalle imprese artigianali guidate da sapienti maestri cioccolatieri che hanno saputo imporsi nel mercato nazionale ed estero”.La necessità di tutelare la produzione del cioccolato in Italia e in Europa ha peraltro indotto le istituzioni europee a modificare l’allegato 1 del Regolamento Comunitario 510/2006, inserendo fra i prodotti ammissibili alla tutela, il cioccolato e derivati. Il provvedimento, già approvato in Commissione Agricoltura, nell’ambito del ‘Pacchetto Qualita’”, si appresta a essere sottoposto all’Assemblea Plenaria per la definitiva approvazione. Così Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo: “E’ a partire dagli anni ’90 che la tutela della qualita’ degli alimenti è parte integrante delle scelte di politica agricola comune. Con l’istituzione dei marchi Dop e Igp, in particolare, l’Europa ha inteso tutelare le produzioni tipiche di qualità, specifiche dei diversi territori, garantendo la protezione di due categorie principali d’interessi. Quella dei produttori, attraverso l’uso esclusivo della denominazione e quella dei consumatori, sempre più interessati a conoscere e fruire dei valori materiali e immateriali che accompagnano il prodotto. L’approvazione in commissione agricoltura del ‘pacchetto qualita’, rappresenta l’ultima tappa di questo processo. Un’importante novità, che auspichiamo a breve sarà recepita definitivamente dal Parlamento, volta a riformare la politica di qualità per aiutare gli agricoltori a comunicare meglio le caratteristiche qualitative dei prodotti e per garantire maggiore trasparenza per i consumatori. Ed è in tal senso, che l’inserimento del cioccolato nell’Allegato del nuovo regolamento CE rappresenta un’opportunità da non farsi sfuggire per valorizzare uno dei più importanti prodotti dell’agroalimentare italiano e, più in generale, per consolidare il ruolo di eccellenza del Made in Italy agroalimentare nel mondo intero. Una valorizzazione per la cui realizzazione, sono convinto, il progetto “Cioccolati d’Italia” potrà fornire un preziosissimo contributo”. A questo risultato si è pervenuti anche grazie alla iniziativa del primo Consorzio Italiano di Tutela del Cioccolato, costituito a Modica nel 2003, che ha operato in sinergia con la Camera di Commercio di Ragusa, la Regione Sicilia, la Provincia Regionale, il Comune e d’intesa con il Mistero delle Politiche Agricole, per il raggiungimento di un obiettivo assolutamente necessario per tutelare e promuovere il cioccolato artigianale. (ANSA).

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