Unacma: serviranno 2500 tencici nei prossimi tre anni

Nonostante le molte difficoltà, l’agricoltura è un comparto che sfida la crisi e guarda avanti: con 1,1 milioni di occupati e 1,6 milioni di imprese agricole, le prospettive parlano di crescita di posti di lavoro e non solo nel settore primario. L’Unacma, Unione dei commercianti di macchine agricole, nel prossimo triennio stima una necessità di circa 2.000-2.500 giovani tecnici specializzati per le officine collegate alle proprie attività di dealer. Nuovi posti ad alto contenuto tecnologico, per i quali serve una specifica preparazione in meccatronica. In crescita anche il segmento del contoterzismo: oltre 40mila addetti per un valore del comparto vicino ai 4 miliardi di euro. Le prospettive occupazionali, anche in questo ambito, sono di forte rialzo. Con l’attuale proposta di riforma della Pac post 2013 e l’introduzione del greening – calcola Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai – sarà necessario implementare di almeno il 20% gli occupati. L’obbligo del cosiddetto inverdimento e delle rotazioni colturali infatti, anche se inviso alla maggior parte degli imprenditori, comporterà per le imprese di meccanizzazione agricola di implementare il parco macchine e di aumentare sensibilmente i dipendenti e i collaboratori. Tanto che, stima Confai, nel giro di tre-quattro anni potremmo incrementare gli occupati del settore anche fino a 9-10mila addetti in più. Il mercato del lavoro sarà più che mai al centro di Fieragricola, la rassegna internazionale dedicata all’agricoltura a Veronafiere (dal 2 al 5 febbraio prossimi), ospiterà Agrilabor, con tanto di Job Center grazie al quale verrà coordinata la domanda e l’offerta di lavoro nel settore. (ANSA).

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