Il miele di Sardegna.. al corbezzolo

Il miele è il prodotto alimentare che le api domestiche producono dal nettare dei fiori o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare.
Tale prodotto alimentare può essere fluido, denso o cristallizzato. Il miele prodotto in Sardegna è ottenuto quasi esclusivamente dal nettare dei fiori di piante spontanee (in prevalenza) o coltivate. In particolare, la Sardegna può vantare un’ampia gamma di produzioni uniflorali. (caratterizzati dalla dominanza del nettare di un’unica specie botanica), delle quali alcune tipiche della nostra regione come il miele amaro di Corbezzolo (Arbutus unedo) e quelli dolci di Asfodelo (Asphodelus microcarpus) e di Cardo (Galactites tomentosa).
In particolare il miele di corbezzolo è di colore leggermente ambrato, con tipiche sfumature grigio verdi, facilmente riconoscibile per il caratteristico aroma pungente, il profumo fresco, e per il sapore decisamente amaro, intenso e persistente. E’ raro perché il corbezzolo fiorisce da novembre a febbraio e questo rende difficile, a causa del freddo, il lavoro delle api. La cristallizzazione è fine. E’ ottimo sul pecorino e sulle sebadas, prezioso per la salute e ottimo sedativo per la tosse Il miele di corbezzolo in Sardegna è ottenuto per estrazione dai favi mediante centrifugazione (metodo adottato nell’apicoltura razionale che si avvale di arnie a favo mobile). Il periodo di fioritura del corbezzolo è molto tardivo (ottobre – novembre) e ciò comporta notevoli inconvenienti: il periodo di produzione risulta infatti coincidere con un’elevata umidità atmosferica per cui le api non sempre riescono ad asciugare in modo ottimale questo miele. Anche se questa peculiarità è prevista dalla
legge (l’art. 2 della legge n. 753/82 eleva dal 21 al 23% il limite di umidità ammesso per questo miele) ciò non toglie che il miele di corbezzolo sia fra quelli che più facilmente sono soggetti a fermentare.
Per questo fra gli apicoltori si è diffuso molto l’uso di deumidificatori che permettono di ridurre la percentuale di acqua a valori ottimali per la conservazione di questo miele. Successivamente il miele viene sottoposto a filtrazione, decantazione, maturazione prima del confezionamento e dello stoccaggio.

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