Bignole di Carnevale (1855)

Ponete sulla tavola 180 grammi di farina, fateci un vuoto nel mezzo nel quale vi metterete 3 tuorli d’uova, 25 grammi di burro e 20 di lievito di birra fresca, sciolto con mezzo quintino di latte tiepidissimo poi, un pochino di raschiatura di limone, 15 grammi di zuccaro ed una presa di sale. Intridete con la destra, allargando e stringendo poco alla volta le dita onde impastare omogeneamente, allungando con un cucchiaio di latte tiepido la pasta se fosse troppo densa, e tenendo presente che questa non deve essere ne troppo dura,ne troppo molle. Ponetela in seguito in una terrina polverizzata di farina, copritela con un lino e ponetela in un luogo tiepido a lievitare.

Allorquando si sarà raddoppiato il suo volume, adagiatela sulla tavola, polverizzate di farina, distendetela col matterello alla grossezza di 4 millimetri circa, pennellate la metà della pasta con uovo sbattuto e collocatevi tante nocciuole di marmellata di albicocche distanti 5 cm. l’una dall’altra.Rivolgete poi l’altra metà della sfoglia su di esse e con un coppa-pasta da cucina del diametro di 5/6 cm. ritagliate tanti dischi da mettere a lievitare per due ore coperti con un tovagliolo in stoffa in luogo tiepido.

Messa poi una casseruola a sponda bassa con 1 Kg. di strutto, bollitelo e fateli cuocere in due volte a fuoco lento, si gonfieranno come palloncini leggieri; serviteli a piramide spolverizzando con zuccaro finissimo.

 

Cap.XV Della Pasticceria da “La cucina moderna” di Giuseppe Sorbiatti (1855)

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